Missioni Consolata - Gennaio 1902
J1l 8o11sola .ta 15 e la piccola malatina in br~ve risanata. I ge– nitori di lei ed i vicini di casa proclamano ad una voce .che quella fu una grazia insigne senza di cui la bambina sarebbe morta. · Volpiano. - Nei dintorni di questo paese infieriva l'afta epizootica; quasi tutte le stalle avevano bovine infette, cosicchè si erano so– spesi i pubblici mercati. Anche il bestiame della famigliuola Chiotto, l'unica ricchezza che essa possiede, si trovò seriamentt~ minacciato. Alcune vacche gia erano ammalate; cresceva il pericolo per le altre ancora san!). In tali tristi condizioni, Chiotto Margherita, la buona madre e massaia, supplicò la Consolata affinchè si degnasse scongiurare il temuto danno, fa– cendo guarire le bestie già attaccate dal morbo e prestlrvandone le altre. Portatasi apposita– mente a Torino, venne al Santuario a chiedere per tutte la benedizione della Madonna. La benedizione fu davvero efficace: gli animali malati guarirono in breve, e quelli ancor sani non furono più colpiti dal male. Asti. - MANFIERI ANGIOLINA, divenuta madre per la tredicesima volta, gia si trovava in istato gravissimo, quando ad accrescerne il pericolo, o meglio a renderlo disperato, s'ag· . giunse un fatale equivoco .della levatrice. Co– stei, invece di un rimedio preparato, scam· biando in fallo i bicchieri, fece bere all'ammalata una soluzione di acido solforico. Mentre questa smaniava sentendosi ardere le viscere, l'invo– lontaria autrice del male si dava a pazza fuga, più non sapendo che si facesse per la dispe– razione. I parenti al colmo della costernazione chiamano colla massima celerità un dottore, e intanto che questi tenta i rimedi dell'arte contro il veleno, essi rivolgendosi alla Conso– lata, gridano: - Salvatela o Maria SS. Con– solatrice, salvatela! - La fervente invoca– zione è esaudita: ·n pericolo è scongiurato e la povera Manfieri in breve è convalescente. Torino. - Il Cav. GIOVANNI LoRENZO Rossi, maggiore a riposo, colpito da polmon~te doppia fu ridotto in istato così disperato, che il dot– tore curante dichiarò più nulla potere la scienza per vincere il male. Munito gia degli estremi conforti religiosi, l'ammalato colla sua famiglia ricorse alla Consolata. Con meraviglia e con– tentezza di tutti, finita appena la preghiera, prese a migliorare. Guarì perfettamente, ed il medico stesso ritenne la cosa come un fatto veramente straordinario. Genova. - La bimba CHIRIOTTI MARIA di due anni, votata dalla mamma sua alla Con– solata; per ottenerne la guarigione dalle febbri ·tifoidee · ché da tre mesi la tormentavano, guarì p_erfettamente. Torino. - MAUTINO. DOMENICA, da quattro anni era affetta da polmonite intermittente,. la · qude, senzà obbligarla· a letto, assai la tor– mentava.. Per colmo di disgrazia, recandosi la Mautino in campagna per consiglio del medico, _ribaltò il vei,:olo in cui essa. si trovava con sette altri viaggiatori. Non ebbe alcuna lesione materiale, ma lo spavento suo fu così vivo che il male interno si aggravò repentinap:1ente. Postasi a letto, in breve fu disperata. Tutta la famiglia di lei intraprende una novena· al Santuario: i nove giorni passano in una tre– pida alternativa tra la vita e la morte.S 'in– comincia una secondanovena: ilmil('lioramento si dichiara, 'ed è seguita da perfetta guari– gione. Un'altra grazia grande ottenne ancora la Mautino a favore della propria figlia Maria, che fu sal va da gastrica e tifo. Madre e figlia, riconoscentissime, presentarono una piccola offerta, secondo il loro stato. Casalborgone.- Il ragazzino settenne FERRO ANGELO andato, malgrado il divieto della sua madre, ad attinge:r_:e acqua ad un pozzo, vi cadde dentro. Nessuno vide la disgrazia; solo un vicino, sebbene sordo, udì il tonfo e diede l'allarme. Il padre del ragazzo, accorso tra i primi, palpitante d'ansia e di spavento s'af– facciò al pozzo e sentì gridare: - Papà, papa, gira l'argano: io mi sono attaccato alla corda. - Il povero padre, tremante per l'emozione fortissima, impugna saldamente la manovella e gira, gira con grande circospezione. Il pic– colo disobbediente risale così un po' spaurito, un po' inzuppato, ma sano e salvo. La madre di lui ascrive il prodigioso salvataggio alla pre- .ghiera con cui suole mattino e sera raccoman– dare la sua famiglia alla Consolata. Coazze. - ALLAIS CATERINA, d'anni 25, da più anni soffriva per male d'occhi ostinatissimo. I rimedi vari usati per consiglio del dottore parevano giovarle; il male diminuiva, scom– pariva quasi, ma per riprendere poco dopo con maggiore intensità.. La ·tribolata pensò final– mente di ricorrere alla Vergine Consolatrice: fece un voto. Poco appresso il suo male scom– parve, ed ora, passato un anno, non teme più ricadute ; fa perciò celebrare una messa in ringraziamento dell'ottenuta guarigione. Torino. - GHEMI FRANCESCO dagli ultimi giorni dell'agosto 1900 andava soggetto a gravi disturbi per stasi di sangue. Dormendo era preso da una specie di soffocazione, che l'ob– bligava a balzare di soprassalto: gli pareva proprio di morire. Il 17 maggio 1901, nella notte, si ripete il disturbo ma con violenza tale da far temere una catastrofe, la quale, a detta di un dottore primario al S. Giovanni, era possibilissima. La povera moglie del Ghemi, esterrefatta per lo spavento, si adopera in– vano a prestare ogni cura al marito; i suoi bimbi piangono vedendo il babbo in quello stato. Come Dio volle passò la notte fatale, e · la donna desolatissima, che gia aveva posto 'al malato una medaglia della Consolata, al– l'alba corre al Santuario a racèomandarlo, a votarlo alla Vergine SS. Tornata a casa lo trovò meglio assai, e superata quella crisi, esso non fu più mai preso dal terribile male. Gerbldo Torinese. - PETRfNETTO LuiGr, d'an ni 12, era salito sul fienile insieme col fra– tellino suo, Gumo, di 4 anni. Dopo essersi al-
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