Missioni Consolata - Gennaio 1902

lO •* * * la - Nel. gennaio del ì 900 una scia~ica doloro· sissima incolse il cav. Bellia e lo tormentò per lunghi mesi con crudele ostinazione, re– sistendo ribelle alle cure amorose e sapienti di valenti sanitari. Anzi, per colmo di sven– tura, essendosi acc!dentalmente prodotta sulla gamba malata una piccola escoriazione, che pareva senz'alcuna importanza, d'improvviso la gamba gonfiò enormemente, poi la piccola ferita si dilatò in un eczema, che. ben tosto coperse tutta la tibia, e divenne in breve così maligno da dare ai sanitari gravi timori di cancrena. Il pericolo instava gravissimo, urgente: la scienza umana incominciava a dubitare di sè stessa e paventare... Era dunque più che mi,ti necessario il potente aiuto celeste. Il pio infermo, ,la sua famiglia, i parenti ed i molti amici di lui, pregano la Consolata con rad– doppiato fervore. E la Vèrgine SS. accoglie quelle preghiere; rasciuga le lagrime della famiglia di cui è custode e patrona e le manda· le sue ·divine consolazioni. E appunto il mese di Maggio, i cui fiori simboleggiano al vivo l'abbondanza di grazie che Maria sparge sui suoi d.evoti.-.Il cava– liere Bellia si sente meglio, la màligna piaga della sua gamba si rimargina normalmente e coll'eczema guarisce anche la sciatica,' la– sciando l'arto perfettamente sano e libero in ogni movimento come prima. , Lo scampato pericolo di cancrena e la gua– rigione della sciatica in mi tempo assai più breve che non sogliano d'ordinariQ tali affe 7 zioni, speéialmente in persone. già sullimi~are della vecchiaia, com'è. il cav. G. Bellia,, due grazie bellamente riunite,· furonÒ come la goccia che fece erompere· al di fuori la rico- . noscénza. Il grazie del pio guarito e della sua ottima famiglia, sco}pito dall'arte nel du:J:o sasso, starà perenne, incoraggiando le preghiere dei buoni Viattostesi e mettendoli a parte ·dei favpri della Consolata. -. La Coqsolata all'Istituto Sociale Come già l'anno scorso anche stavolta i cari giovani che nell'ottimo Istituto Sociale cre– scono a consolazione delle famiglie, a gloria della religione e della patria, unirono il dolce nome della Consolata alla gioia della solenne loro premiazione. Alla festa geniale, ch'ebbe luogo nel pome– riggio dell'll scorso dicembre nella cappella. dell'Istituto, via Arcivescovado 9, bellamente trasformata in aula accademica, assistevano S. E. il Card. Arcivescovo e S. A. R. la Prin– cipessa Elena d'Aosta, cui facevano corona vari insigni personaggi. Le poesie e le prose recitate dai bravi alunni, fra l'alternarsi dei suoni e dei canti, furono molte: tra esse accenniamo ·in particolare . (e si capisce!) all'ode recitata con fervido slancio dal signor Lorenzo Dalmazzo col titolo; I Missionari ddta Consolata. Esordisce con un Tiverente ·ed affettuoso ·sJ~.luto alla celeste Consolatrice: MARIA CoNSOLATRICE! - È dolce il suono Di questo nome al popolo taurino Quant'è il nome materno al fanciullino, -Quan_t' è il conforto ad un afflitto cor. Ne ricorda benemerenze già note: E noi vedemmo degli orror del Norte Per LEI,.reso LUIGI a. MARGHERITA, 'E all'un ·di-noi la giovanetta vita, Già fuggente, al suo cenno ritorna:r. Così egli dice, e l'accenno al felice ritorno del Duca degli Abruzzi dal Polo, e alla mira– colosa gl?arigiorie di un . convittore dell'Isti-· tuto, Stefano Buffa, trova un'eco di gratitu– dine in tutti i cuori. Parlando poscia dell'Istituto delle Missioni ne elogia il concetto che lo ha ispirato; esalta il coraggio dei nuovi apostoli che, dato addio alla patria · diletta, partono intrepidi per .Je regioni dell'Africa equatoriale, ove sotto un cielo di fuocp, un clima micidiale per gli eu· ropei, tra popoli selvaggi e feroci lavoreranno colla pro~pettiva quotidiana del martir~o·; ne · vagheggia i frutti che sotto l'egida della po– tente Patrona dei Torinesi raccoglieranno a. salute di quelle anime derelitte, a decoro della religione ed a gloria della patria, e conchiude: Itene dunque, o forti, A quel torrido suolo. e vita ai morti Per voi si renda! Quale impresa mai Saria più bella e glor!osa e lieta Di benefici frutti?

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