Missioni Consolata - Dicembre 1901
1ll 80f1SO{ara 187 ~Q~~~~~ .. ~~~~~~--~~G.b~~~~~,gm~--~·~~~.C Eroismo di · .Jytadre Ai molti devoti visitatori, che in questo Santuario, aq_ ogni ora del dì, affluiscono continuamente, fermandosi bene spesso nelle. adiacenti gallerie di ex-voti per contemplarvi, dipinte, le misericordie di Maria, non sara certo sfuggita un'artistica tela 'esposta a si– nistra di chi ent.J;a nel lungo corridoio dei claustri. Sovente, anzi, essa è commentata con ingenùa curiosità. ed ammirazione dal pubblico a cui riesce, non sepza ragione, mi– sterioso alquanto il suo vero significato. Nel centro del dipinto, davanti alla facciata del Santuario vedesi un gentiluomo, sul fior della virilità., circondato da otto fanciulli di varia eta ed aspetto, alcuni gia vestiti colla divisa di .collegio o d'accademia, altri ancora in abiti infantili. Tutti, nelle varie pose e nel– l'atteggiarsi del volto, appaiono compresi da un vivo senso di tenerezza e di fede, mentre, con gli occhi levati in alto, stanno intenti nella dolcissima visione d'una creatura bella ' bianco-vestita, che in sembianza di spirito angelico s'invola dalla porta del Santuario . ' per salire al cielo, ove spicca l'immagine be- nedetta di Maria Consolatrice, in cui con– vergono le speranze e le preghiere dell'affet– tuosissimo gruppo, ch'ella pare mettere sotto la protezione della Vergine miracolosa. (Veqi . incisione a pag. 188). Il soggetto del qHadro riesce qua~(inespli cabile a chi ne igì:J:ora la commovente storia, e qui appunto la presentiamo a edificazione dei lettori e a gloria della Coi).solata. *** . Correva l'anno 1833, e il Conte Cesat:e ~albo di Vinadio, storico illustre, letterato insigne, riverito da tutto il mondo civile e notissimo in Torin.o per le sue esemplari virtù di gentiluomo cristiano, veniva colpito, in sul cader dell'autunno da malattia che, leggiera dapprima, non tardò a presentare complica· zioni tali da far temerè d'una catastrofe. L'egregio infermo, conscio del pericolo, si rimetteva ai di vini voleri colla rassegnazione del giusto e colla calma dei forti ; ma la calma e la serenità. di lui non erano condivise d~lla piissima sua consorte, donna di fervido cuore e di elevato sentire, arilantissima dello sposo e degli otto figliuoli, il cui innocente sorriso aveva, volta a volta, benedetta è rallegrata la loro unione. Ella non poteva reggere al crudele P!3nsiero di vedersi rapito da imma– tura morte il fedele compagno, proprio quando la sua presenza addiveniva più necessaria per le sorti della sua casa, per l'àvvenire della numerosa sua giovane prole..... L'aggravarsi d'un sintomo pernicioso, un rialzo di febbre, un mesto silenzio dei medici 'che lo cura– vàno... . tutto contribuiva ad accrescere i suoi timori ed aumentare l'inesprimibile sua ango– scia. Tormentata da sì- dolorose apprensioni, la povera signora non aveva requie... Tutto il suo essere ne soffriva, tutte le sue fibre ne tremavano, eppure tanta energia trovava ancora nella forza della sua tenerezza, da sor– ridere al cap~zzale del dilettissimo consorte. ' Unico suo conforto, ~nico suo rifugio era in quei giorni funesti di pena e di ansia il ri– correre -'l6:tà preghiera alla Vergine Con– solatriqe. t'."~ ' ·'~t· * * * Era il tramonto del 21 novembre, festa della ,Presentazione di Maria al tempio. Una , sve~fia ed elegante figura di donna, modesta– meirle vestita di scuro, giungeva frettolosa aUa Consolata; attraversava la chiesa di sant'Andrea ed ascendeva trepidante fin presso l'altare della portentosa Effigie, im– mersa gia nella mistica penombra. Quivi, in· ginocchiatasi, col volto molle di lacrime, dava sfogo allà contenuta ,piena de' suoi affetti in una fervorosa preghiera: -Vergine Santa, Voi che lo potete, salvate il mio amato con- 1 sorte, in questo suo dì natalizio, ch'è pur festa vostra!. .... Madonna della Consolata, che prima d'ogni altra imparai a venerare, giungendo in questaVostra citta, consolatemi! Ricordatevi con quanta fiducia vi ho invo– cata e mi sono consacrata a Voi, appena l arrivai qui sposa felice..... . Un violento singhiozzo troncò l'ardente invocazione, ma la mente non ristava dal
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