Missioni Consolata - Dicembre 1901

184 . ]11 eortsolata tuetta d'argento. P==o amatiss~~ N: spl:n::::=:i Rivoli, in cui : . pregavano i condiscepoli; si pregava dal po- Principe amava .passare la bella stagione, fece polo nel nostro Santuario. Le preghiere, edificare una graziosa cappella, dedicandola Qo'lltrb l'umana speranza, furono infine pie- alla Consolata, che si vede· pregevolmente namente esaudite·. dipinta sull'icona dèll'altare. All'inaugura- .Adempiuta col magnifico presente della pre- zione df essa volle fosse data la massima so- . detta statua d'argento la parte.materiale del lennità; splendide riuscirono le funzioni, e la ·· votQ, non credette il giovane Principe di giornata fu veramente di santa festa per la. a. vere saldato il · suo debito di riconoscenza 1 nobile e pia famiglia di Villafranca-Soissons. . verso la Vergine SS. Consolatrice, per la In tutto il tempo della campagna, ogni quasi prodigiosa guarigione attenutagli; che sera ad ora :fissa, essa per ordine del suo anzi da quel punto la qivozione verso di Lei capo si raccoglieva nella cappella per la recita gli si aumentò.in cuore, e vi si consolidò così del S. Rosario, a cui interveniva pure tutta fattamente in età più matura, da divenire la servitù: Le donne a sinistra, gli uomini uno.dei caposaldi della sua vita spirituale. a destra; nei banchi davanti i padroni, in Il principe Eugenio di Carignano ebbe quelli di dietro i servi: tutti avevano. cosi car.attere estremamente umile e riserbato. :fissato il loro posto. Il Principe presied!3va E.;li dotato di ingegno acuto e multiforme, da una tribuna alquanto elevata, d'onde po- di vasta col~ura, di profondo senso pratico, teva. dominare la piccola asse~blea, che ri- tanto che nella lunga sua vita fu sempre chiamava dolcemente al pensiero i primi dal Sovrano e dai Ministri consultato sopra secoli del Cristianesimo, quando nel secreto le cose più importanti; egli che aveva co- dei loro palazzi, i membri delle più antiche perte le più alte cariche nella marina, nel- famiglie patrizia di Roma si univano nella l'esercito, nella vita politica ; che più volte . p~eghiera in dolce comunione coi servi, fatti fu luogotenente del Re, ritiratosi a vita pri- liberi dalla carità di Cristo. La forte voce vata, sarebbe parso, a chi non l'avesse co- del principe copriva quasi tutte le altre nel nosciuto, un compito, sì, ma semplice gen- recitare alternatamente le due parti dell'Ave tiluomo, tutto dedito alla cura della sua Maria. Guai a chi durante la pia pratica famiglia ed alle opere .di religione e di be· non serbasse un contegno correttissimo, o si ne:ficenza, alieno' da, quanto potesse parere facesse vedere a volgere intorno sguardi di- ostentazione o attirare l'ammirazione e la stratti o peggio a sorridere o bi~bigliare ! curiosità. Figliuolo o servo, era certo di averne severo Rifuggiva però egualmente da ogni umano richiamo .e correzione adeguata. rispetto; cosicchè se nessuno può dire il nu· ' Nella cappella di Rivoli però il principe mero delle messe che egli faceva celebrare non si recava soltanto per il Rosario. Sic- al Santuario della Consolata o l'entità delle come egli non cenava mai, per abitudine igie- sue offerte secrete. al medesimo, quando egli nica sua particolare, così nel tempo in cui la era a Torino, tutti lo potevano vedere accor- · famiglia era a cena, egli s'intratteneva da solo rere immancabilmente ogni sabato a quelli colla Consolata per circa un'ora. Ed un'im- che così graziosa'!Jlente fUl;ono qualificati come magine della Consolata portava sempre in i ricevimenti della Consolata. E di questa taséa; il suo domestico attesta di aver veduto ~ua puntualità si aveva il controllo nelia le molte volte il Principe tirarla fuori, met- bussola del collettore, in cui il Principe di terla sull'appoggiamano dell'inginocchiatoio Carignano deponeva invariabilmente un ma- e pregare l~ngamente cosi, prima di porsi a rengo d'oro, sebbene cercasse di non essere letto od in ·altre occasioni. veduto se non da Colei che gradisce _l'obolo Certo alla scuola della Consolata dovette ·tenue della povera vedova al pari della riccà il principe Eugenio apprendere quella sua offerta del favorito dalla fortuna. ~~obilità speciale, con cui sapeva, con mezzi e

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