Missioni Consolata - Dicembre 1901

J.!t eoflSO(ata 183 La statuetta in discorso è in getto di puro ~ argento, finamente cesellato: è alta cm. 57 e·. posa sopra un elegante zoccolo dello stesso ~ metallo. La Vergine SS. ha il capo cinto della simbolica corona di stelle; ha sul volto Sulla faccia anteriore dello zoccolo, in una specie di medàglione, sta una preziosissima reliquia, trattft dagli indumenti che furono santificati dal contatto col corpo verginale di Maria SS. Nella festività dell'8 dicembre, tale reliquia è con gran– de devozione e reveren· za baciata dai fedeli. Preziosità di materia, fattura artistica e con– secrazione mistica s' u– niscono a fare della sta– tuetta un piccolo tesoro, del quale accresce an– cora il pregio la prove– nienza. Nè ciò diciamo sol· tanto perchè si tratta di un altissimo personag– gio, ma più particolar– mente perchè si tratta di un vero e fervente devoto della Consolata, del principe Eugenio di Savoia-Carignano, conte di Villafranca-Soissons, morto in Torino il10 di– cembre 1888, in età di 72 anni. Statuetta dell'Immacolata, dono del.Principe Eugenio di Cariana~o al Santuario Rimasto orfano a 13 anni, egli fu dagli au– gusti suoi parenti posto agli studi nel fiorentis– simo collegio che i Padri Gesuiti tenevano presso il loro convento del Car– mine. Quivi il principe di Carignano si ammalò d'insidiosa malattia pol– monare. Non furono cer– to risparmiate cure e un'espressione di celeste bontà, che mirabil– mente armonizza coll'atteggiamento solito dell'Immacolata, la quale mentre col piede purissimo schiaccia l'infernale serpente, tiene le braccia spante, come in atto di ripetere umilmente le ispirate parole del Magnificat: Gmndi cose ha fatte in me l'Onnipotente. l rimedi, prescritti dai luminari della scienza, ma il male non cedeva. Ogni speranza parve finalmente perduta. Allora il giovine malato, che, già aveva in cuore la divozione tradizio· ()~ naie di Casa Savoia verso la Consolata, a Lei si raccomandò più fervorosamente con varie promesse, tra cui quella di una sta-