Missioni Consolata - Dicembre 1901
193 Qe ~~~"""'""=o al dottore cp.e, sta ripulendo i suoi strumenti: ·l e con mia madre venni a sciogliere il voto,. - Dunque, gli dico, balbettando per l'emo- celebrando la -8. Messa in ringraziamento zione e per là paura della risposta, no,n c'e all'altare .d!3lla Vergine SS. Consohitr~ce, e più rimedio? - Eh... rispose triste, ma sin- pregandola che come ridonò·, la salute del cero, ~on vale lusingarci; e questione di , corpo. al capo della nostra famiglia, ottenga minuti: ci vorrebbe un miracolo!- Più che a noi tutti ·la conservazione anche di quella· mai angosciato, ritorno presso il moribondo, dell'anima. e nulla più aspettando dagli uomini, volgo lo sguardo ad una effigie della Consolata che sta a capo del letto. Quella vista mi fa ri– nascere iri .cuore la fiducia che tutto non sia ap.c;ora perduto. « G1•ido· forte al mio povero padre, sempre fuori dei· sensi, che si raccomandi alla Con– solata; io inginodchiatomi per terra, con tutta Ja tenerezza del mio amore figliale La prego, La SjJppl~co a fare il miracolo ritenuto ne– cessario dal xhedico. Tdti i parenti s'uni– scono ~ me, ~entre a nomé del ·padre e di tutta la fàmiglia fo voto che, se il caro in– fermo scamp~ alla .morte e riacquista la sa– lute, sar,emmo venuti ai Santuario a presen– tare an~he noi il nostro tenue obolo, per il decoro della Sua Casa di consolazioni. · « T~nto bastò percM il miracolo si compiesse veramente. Rialzatomi e preso il polso di mio padre, quasi :ad accertarmi se la Madonna Santjssinia ci ,esaudiva, lo sentii battere forte, era la vità cP.e tornava in quel corpo già qua~i cadaxere. Non passarono forse dieci min~ti èhe l'infermo, tornato pienamente in ' se, riprese la parola, la quale in breve si fece sciotta e vivace. L'ammirazione si dipinse sul volto di tutti gli astanti: mentre già per il paese si parlava di morte, in casa nostra ritornava 'la vita, e con la .vita si espandeva soavemente la più profonda rico~oscenza alla Qonsolata. Oh, mai pi era stato dato di spe· rimentare in modo più chiaro ed efficace il suo aiuto! Allorchè il medico fu richiamato non sèppe che dirsi,· é nelle. visite fatte al mio padre durante la convalescenza ebbe più volte a ripetergli: - Ah! signor Converso, non credevo .di vederlo ancora così! - In paese tutti stupivano di vederlo tornato alla prima · salut~ ed energia, dopo una simile scossa in età di. 68 anni ! « Ecl orj:t con lui perfettamente ristabilito « Teol. LùiGI CoNVERSO ». ~elazioni compendia~e di grazie· re~en~i DELLE QUALI FU CHIESTA LA PUBBLICAZIONE Alfiano Natta. - MAZZOLA ANGIOLINA, di 26 anni, il 21 giugno u. s.,fu assalita da forte febbre; quindi prese a gonfiarle una gamba enormemente; il ginocchio . diviene .nero, si rompe la pelle in mezzo alla rotella, Ìl'e.sce un · gran spurgo di materia; la piaga s'allarga più e più. Era una fiera risipola. Il dottore dubita della guarigione,. ad ogni modo cerca di sostenere il coraggio dell'ammalata, !ascian– dole però capir:e che la guarigione sarà lunga, , lunga..... Ma la povera Maz~ola, non troppo , agiata madre di famiglia, ha bisogno, invece, di rimettersi presto. Ha letto il bollettino della Consolata, e le è venuta una gran speranza di. poter ottenere·anch'essa una grazia come quelle ' ivi narrate. Non è venuta mai a Torino, ma fa voto che, appena guarita, si porterà al San– tuario. Dopo due giorni. l'enfiagione al ginoc– .chio diminuisce, dopo 18 la piaga è chiusa to– talmente. Il 13 agosto u. s. la graziata venne al Santuario, assistendo alla messa da lei fatta celebrare in ringraziamento. Torino. - Trovandosi · iii villeggiatura a. Beinasco la fanciulla GIUSEPJ;>INA Tossi, il23 ot– tobre u. s., fu colpita da polmonite ,sinistra; atterriti i genitori la votarono alla Consolata. chiedendo che non solo guarisse la loro bam· bina, ma che ne abbreviasse anche · il corso · della malattia. Con dolce sorpresa di tutti, al mattino del 4° giorno di malattia sopravvenne una benigna crisi, cessò la·febbre·e scompar– vero i sintomi più allarmanti del morbo. So– praggiunsero .in seguito alcuni incidenti, ma questi pure scomparirono rapidamente con grande stupore di tutti, anche dei medici. ·Riconoscenti di così segnalato favore , i genitori rendono .pubblico . tributo di grati– tudine alla celeste Consolatrice, accompagnan– dolo colla offerta di L. 100 pei lavori del San-. tuario. Torino;- CANAVESE ANGELA aveva il suo~ figliuolo, Qesare, colpito da bronchite che poi degenerò ·in polmonitè, minacciandone la vita . :J;ticorse fiduciosa alla Consolata con promessa di un'offerta e fu pienamente esaudita.
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