Missioni Consolata - Novembre 1901

168 .1l1 8o11solata QOz;~-~·~~~~§~~~~~c~~~~·~--m 0 ~ mettono sui loro sepolcreti l'immagine bene– detta della Consolata. Anche le spoglie mortali delle anime di cui la Vergine ha cura in Pur– gatorio, vogliono far riposare sotto la sua pro– t~zione e custodia: Colei che fu l'Addolorata., ed è divenuta perciò la Consolatrice, chiamano a sollevare alle altezze della Fede la desola– zione e l'orrore che emana dal freddo tumulo, L'idea gentile, ricca di celeste poesia, piaegUEi, tra le altre, alla piissima famiglia Oandellero. Riproduciamo qui avanti il mo– saico pesto sul suo sepolcreto nel nostro Camposanto. Questo artistico lavoro fu gia ammirato all'Esposizione d'Arte Sacra del 1898, ed ancora attrae gli sguardi degli in· telligenti e dei divoti sul funebre monu– mento, che ora custodisce i resti mortali del compianto professore Apolline Oandellero (1). Questo decoro degli insegnanti torinesi soleva ogni mattina visitare il Santuario della Consolata, e nella sua fervidissima pietà verso la Vergin~ trovò la fermezza e l'integrità, del carattere, che lo resero onorato non solo in patria ma ancora tra gli stranieri; trovò la forte~za cristiana che lo fece eguale sempre a sè stesso nei prosperi e nei tristi eventi, · .che lo rese esemplare padre di famiglia, maestro e cittadino impareggiabile. Ma certo, e sopratutto al di la della tomba, il prof: Oan– dellero avra provato gli affetti dolcissimi della sua divozione alla Consolata, la cui immagine è ben adatto suggello al marmo che custo– disce la salma di lui, fino al giorno della Risurrezione. Ohi fra noi non desidera di avere nella Vergine la liberatrice presente de' suoi de· funti dal Purgatorio, la propria liberatrice futura? A ciascuno sara reso secondo le sue l opere. Onoriamo Maria SS., chiami;:tmola a benedire, a santificare c· la nostra anima, il nostro corpo, le nostre dimore terrene, le tombe dei nostri morti: a loro ed a noi Ella mostrerà, infine il suo Volto consolatore nel- . l'eterna gloria, dove non ci saranno più sepa– razioni, nè lagrime, ma l'unione sempiterna nella luce e nella pace. (1) Questo monumento si trova nella terza amplia– zione, n. 147. La Consolata in Toriqo e la Madonna della Salute in Roma Lo studio da noi pubblicato. nel periodico del passato mese, intorno al quadro mimco– loso di S. Pio V, ci ha procurato dal Rev.mo P. Càrones, degnissimo parroco di S. M. Mad– dalena, l'onore della seguente lettera, che ci facciamo un dovere .di partecipare ai nostri lettori. Roma, 19 Ottobre 1901. tflev.mo ~iffnor tflellore, Ho letto con piacere gli articoli che ri– guardano le relazioni esistenti tra la Con– solata di Torino e la Madonna della Salute di Roma., e condivido pienamente l'opinione che la nostra Madonna sia una copia della Consolata. Da tale pubblicazione ambedue le sacre Immagini traggono maggior decoro ed inspirano più viva fiducia nell'interces– sione pot~nte della Madre di Dio. Opsì ogni buon piemontese che dimori in Rollfa potra soddisfare la propria devozione verso la Consolata,.venendo a pregare innanzi alla Madonna della Salute; ed ogni romano in Torino trovera nella Consolata il proto· tipQ della Madonna tanto ca:ra ai romani. .Mi ricordo che essendo ~i passaggio per Torino, or sono tre anni, e visitando la sacra Immagine, rimasi sorpreso della quasi iden– tità di forme con la nostra Madonna della Salute; e ne feci parola ad un sacerdote del Santuario, al quale presentai pure ,copia del– l'Immagine che si venera alla Maddalena. Che non sia stato quell'incidente la causa occasionale delle nuove ricerche? Ho avuto molto piacere che il mio con– fratello e vice parroco, P. Pompa, abbia coope– rato, insieme coll'ottimo sig. Bianchi Oagliesi, alla riuscita di questo numero del periodico che ha destato in tutti il più grande interesse, non soltanto religioso, ma storico, letterario ed artistico. Voglia gradire la S. V. Rev.ma i miei ri– spettosi ossequii. Suo dev.mo nel Signm·e VIRGINIO CA.RONES d. M. d. I. Parroco di S. M. Maddalena

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