Missioni Consolata - Novembre 1901

·\ 175 ° Così la · Conso;~ta ·:v~. ~~:atifi::e ;~~ qu~l7 son :::::stim: le s~~utari co:- possesso chè, in compagnia del Divin suo seguenze! Pare. 'proprio che i cuori· de-V >O.ti Figliuolo, aveva preso ·dell' Jstituto al suo ·traggano un sospiro di soddisfazione, ~ e di- n!!-scere, ed 'a solidificarne le fondamenta. Al cano: finalmente posso mostrare alla Con- prese~te, difatti, . esso; trasportatosi in più solata la mia gratitudiné, confessandola in ·ampia e decorosa sede, quale albero ·benefico faccia al mondo! · . ·sorto da picco,Io seme, espande la sua azione E anclie sotto questo · aspetip il nostro . iri -p~ù largo àmbito ed è in cçmtiiiuo incre- b_ollettino prova la sua utilità morale, .e di- mento (l).· Lungo l'anno esso manda in centi- mostra di esser sortO·a soddisfare ad un' vero naia di famiglie torinesi veri · arigi;li della~ bisogno. •. terra, che vegliano ,gl( ammalati e, vedendo , Tra, i molti fatti suaccennati ci piace oggi .in essi le mem,bra doloranti di Gesù Croce- scegliere il segnent~. fisso, li assistono con quel rispetto, con quella In una bella giorna_ta del1881 una mamma·, soave premura, che soltanto ia vera carità certa Bevione Maddalena, venuta nella no~tra ~ cristiana può ispirare. città da Piobesi Torinese, camminava per le ··~- GV infermi che dalle buone· Suore Naz- vie adducenti .al santuario della Consolata, ~zarene ricevono tanti e così utili servizi per traendosi per mano una graziosa :bambina tra: ' il corpo e per l'anima; le famiglie che hanno i sette e gli otto anni. ll grande riguardo in esse un così valido aiuto nelle critiche e con cùi conduceva la fanciulletta, gli sgu~rdi luttuose circostanze, dopo Dio, devono essere teneri ed ansiosi che ·volgeva sopra di _lèi, riconoscenti alla Consol~t·a. Essa, concor~endo ben dimostravano in ·q~ella madre una cura all'impiantO dell', Istituto ed a mant13nervi· che le occupava tutto il cuore, una . preoc- costaii.te il primo spirito, manifesta una volta cupazione.specialissima p~r la stia bimba. di,più di aver parte in ogni cosa c_he concorra ~ Guarda, Maria - ledisse ad un tratto- · al bene della sua prediletta 'J;'orino, come guarda quante belle cose in queste vetrine. davvero. si :·eonviène alla P1ima Citta(iina di Ma· la fanciulletta non fece che ripetere una ~pesta !J.Ooile città. ,rispcrsta, ormai a lei famigliare: - Vedo 1881 Dacchè ' il nostro Periodico s'è fatto l'eco che in mille e mille luoghi ripete le bene– merenze della Consolata, è un contin:uo af– .fluire al Santuario di relazioni di' grazie, il cui ricordo finora si conservava e si .· tra- smetteva soltanto, come una sacra tradizion~, nell'.intimità delle famigÌie cristiane, Qon . quan~a gioia si a~nunziano fatti' antichi, d~i' l (1) Oitre la casa-màdre,' le Suore ',Nazzarene hanno già una casa figliale in Torino··ed un 'alt.ra a_ Genov~ .• niente, niamnìa, proprio niente. Ed in verità, la povera Maria, colpita in · addietr~ da gravìssimo malé d'occhi, era da parecchio . tempo divenuta cìeca. Era possibile che 'una madre potesse scher– zàre su una così terribile disgrazi.a della sua creatura? Perchè dunque rivolgerle un invito che parev~ una triste ironia?... Con un sospiro la Bevione accolse la r1- sposta della bimba, e rimirandola cogli occhi velati dal pianto; andava stringendola a sè in una commozione intensa, in una infinita tristezza, tentando invano d'illudersi che l'in– felice discernesse ancora alcun poco e che la disgrazia non fosse del tutto irreparabile. Vana ìllusione !..... Ancora mia via, percorsa tutta in silenzio: allo svolto si trovano avanti al santu11.rio_·. 'della Consolata. --:-.-·B!tda 1 Maria: e~ è uno scalino ; aricor uno..... ba-sta. - La mamma iritroduQe ·la .

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=