Missioni Consolata - Ottobre 1901

12 8o11solata .155 ~ ~a.~~~~~~-co lui si rivÒlgevano i Principi di Santa Romana Chiesa, quali i Cardinali Cesario, Aldobran– dini, Sandoval, Cecchini e molte famiglie pa– trizia romane, chiedendogli consiglio negli affari più intricati di coscienza od anche di t~mporali interessi, stimandosi onorati della sua conoscenza e tenendolo in concetto di santo. U_n giorno egli fu chiamato presso una matrona della nobile famiglia Ghislieri, nipote, come si crede, di S. Pio V, la quale, gravemente ammaiata, desiderava confessarsi da lui. Il P. Simonio, colla prontezza della sua carita, andò in quella casa ed una scena pietosa si presentò al suo sguardo. Una signora palli– dissima in "volto, estremamente scarna e spa– ruta per una lenta malattia che la veniva consumando, abbandonata in una sedia a bracciuoli, se ne stava fervorosamente pre– gando nel privato suo oratorio. Egli alzò gli occhi per vedere innanzi a quale divota im:. magine la nobil donna pregasse, e restò come assorto in un'estasi sublime. Vide ritràtta . da non comune pennello la Regina del Cielo in aspetto. c_osì soave da rapirgli il cuore; e più si accrebbe il sàcro suo affetto, quando udì dalla pia signora d'onde le venisse quel– l'immagine. Era quella stessa · che il santo Pontefice Pio V aveva tenuta in tanta vene- · razio~e; quella davanti a cui aveva così spesso pregato per la Chiesa e per il popolo cristiano; quella davanti a cui aveva avuta la rivela· zione sul modo di condurre la· battaglia di Lepanto e sul felice esito che essa a~.rebbe sortito; quella infine che aveva mi~acolosa­ mente schiuse le labbra eelesti per fargli in– tendere la consolante parola: Vittoria, vi'ttoria ! · Il P. Cesare non sa più distaccarne lo sguardo, ed una interna ispiraziòne lo illu– mina, facendogli esclamare : - Oh, quanti cuori attirerebbe a sè questa Vergine bene– detta, se fosse esposta alla pubblica venera– zione! - A cui la divota matrona rispose: . - Ben volentieri, o Padre, aderisco alla sua proposta, ma non al presente, poichè sarebbe per me il massimo dei sacrifici il privarmi di questa effigie: pubblico culto, perciò, le sarà. reso dopo la mia morte. Più non insistette il buon religioso, ma ben diverso era il volere di Maria SS., la quale, cominciando con uno strepitoso mira– colo in favore della posseditrice della sua · _immagine, mostrò chiaramente ch.e deside– rava aver subito in Roma pubblica .venera– zione. Partito pertanto il Padre Simonio dalla casa della nobile matrona, a questa aggravassi il male siffattamente, che tutti la· cr;edettero giunta ·alla sua ultima ora. Ma in mezzo ai dolori ed alle· angoscie della sua agonia, ecco che le si presenta alla mente la negativa da lei data al santo religiÒso, ' ed esclama: - .Oh, certo questo dispiacque alla Madonna, la quale desidera beneficare i miseri suoi figliuoli! Più non indugia; fa nuovamente cl,J.iamare il .suo coflfessore ed: - Ecdo, Padre, - dice -sono stata da Maria SS: castigata per la mia ripugnr.nza a !asciarla trasportare nella vostra chiesa della Maddalena. Prendete ·questo quadro, o Padre; io ve lo dono in– sieme a tutti gli ornamenti che lo fregiano-. Quest'atto sì bello piacque siffatflo.mente alla . Vergine, che nel momento istesso in çui la sua immagine veniva collocata sull'altare, dove tuttora si venera, la nobile ·· matrona sentesi ridonare la vita, e balzando dal letto, ' grida: - Sono guarita_! Sono guar.ita! - Indi, vestitasi ed ornatasi come alla sua con– -dizione conveniya, corre in tutta fretta alla chiesa della Maddalena, per' ringraziar~ Colei dalla quale aveva riacquistata ·la salute: i Divulgasi immediatamente per tutta·Roma questa miracolosa, istantanea guarigione, e subito si vede accorrere un popolo stern;tinato · innanzi al nuovo altare della Madonna, alla quale, con una di quelle tanto spontal).ee e signifiéative appellazioni popolari, venne at- tribuito il titolo di Madonna della Salute. La nobile matrona, prima ·beneficata, visse ancora molti anni continuando a godere per– fetta sanità.; e con grande sua consolazione· fu spettatrice dell'accrescersi quotidiano della devozione dei fedeli verso questaEffigie sacra– tissima, come dei molti prodigi operati da Maria SS. a favore dei suoi divoti,con mirabili guarigioni.

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