Missioni Consolata - Ottobre 1901
154 1l1 eoflSO{ata Q ~ ~ ~ Q vuoi per la memoria della prodigiosa rivela- ~ .l'occhio Q.el santo leggeyagli in cuore, guar– zione della vittoria, vuoi perchè in certo modo- l datolo appena, esclamò: - Oh, che bel fiore consacrata dalle preghiere di un Santo. J'lfa manda il Cielo nel giardino del nòvello mio la benedetta Effigie della Consolata, com'era Ordine ! stata fonte di consolazioni al grande Ponte- Quel giovinetto sichiamava Cesare Simonio. .:fìce, così pareva fosse ansiosa di spandere, piu lar– gamente che non nell'ambito d'una famiglia, le sue benedizioni e con– solazioni ; epperò la Provvidenza dispose che essa fosse esposta alla pubblica venera– zione. Di ciò che sia- mo per narrare esistevano a t t e– stazioni giurate e ·altri documenti autentici nel con– vento dei beneme– riti Padri Camil– lini in Roma, ma disgraziatamente fui·ono .distrutti da un incendio sul principio di questo secolo. I fa t ti n on sono tuttavia men cer– ti, perchè già pas– sati nel dominio della storia e con– fermati da co– stante e generale tradizione. Ecco pertanto la nar– Altare della Madonna deUa Salute nella chiesa della Maddalena in Roma. razione che si ·conpiacque farcene il pio e l dotto Camillino P. Giuseppe Pompa; . ·S. Camillo de Lellis aveva da poco fon– dato l'ordine benemerito dei Ministri degli () infermi, o Camillini, quando gli si presentò l un giovinetto sul cui sembiante si riverbe– rava la bellezza dell'anima. Camillo che col- Ordinato sacerdote, egli realizzò ben presto ìl pronostico del santo Fondatore e, qual fiore di paradiso, sparse per tutta Roma il profumo delle sue virtù. A lui facevano ricorso il povero operaio, l'orfano derelitto, la vedova abbandonata, per essere sovvenuti nelle loro necessità ; a
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