Missioni Consolata - Ottobre 1901

]11 eo.,solata 163 chè lenta, fu ottenuta pienamente. Ricono– scente a tanto favore, offre una Messa. Torino. - Musso TERESA aveva un bimbo di un anno, il quale dalla nascita andava sog– getto a convulsioni che ne minacciavano la vita. Incoraggiata dalle continue grazie che la Consolata dispensa, a Lei si rivolse con un voto, ed ottenne la guarigione del figliuoletto. Palazzolo :Mila~ese. - ELVIRA VENTURINI, devota figlia di Maria, si rivolse con ardenti preghiere alla Consolata, per impetrare aiuto ad una carissima zia, la quale doveva subire '~_{,n'operazione d'incerta riuscita, a detta dei · valenti professori che la dovevano eseguire, causa l'avanzato stadio del male e la prostra– zione dell'ammalata. LaVergine pietosa premiò la fiducia della sua figlia: l'operazione ebbe esito felicissimo e la zia uscendo guarita dal– l'ospedale, fu da unò dei sanitari esortata a conservare preziosa la devozione che cosi visi· bilmente l'aveva aiutata. Guarene d'Alba. - Il giorno 28 maggio verso le ore 17 la bambina BARBERIS FELICINA di circa 5 anni, stava raccogliendo fiori sulla spianata del Castello di Guarene, allorché, per l'incoscienza dell'lltà, troppo sp.orgendosi sul ciglio del bastione, cadde sulla sottostante scala in pietra, che condu,ce alla parrocchia, dall'altezza di cinque metri. Alle grida della bimba, accorse la madre, col timore di trovare la sua creatura colle membra sfracellate, ed invece... oh prodigio ! .. la SS. V. Consolatrice, alla quale la famiglia tutta si era consecrata nel principio di quest'anno, l'aveva sostenuta, la bimba non aveva riportato neanche la più lieve contusione. Del che, riconoscenti i geni– tori e la famiglia tutta, alla Madonna della Consolata rendono pubblica testimonianza. Torino. - USSERI LUIGIA, infermiera ve– gliatrice all'Infanzia Abbandonata, fu presa da tifo in forma gravissima. La persistenza della febbre a 40° per ben 20 giorni, dinotava che la maligna infezione si era impadronita total– mente della sua vittima, e la diagnosi medica dichiarò perduta ogni speranza di guarigione. Una delle pie suore dell'Istituto che assisteva pietosamente l'ammalata, si accinse a prepa· rarla con ogni gentile carità all'amaro passo della morte. Però le suggerì di chiedere an– cora alla Consolata la guarigione con una novena da farsi con brevi e frequenti giacu– latorie, come appena permetteva il gravissimo stato della paziente. Dal primo giorno la febbre scese di un grado, andò cosi decrescendo l'in– domani e gli altri giorni consecutivi, cosicchè la povera Usseri al termine della pia pratica si trovò fuori di pericolo ed avviata alla gua– rigione, che venne compiuta. Torino. - PAOLO DE LA Toua bambino di 22 mesi, è colpito da polmonite acuta con .~in­ tomi di meningite cosi gravi clìe valentissimi medici chiamati a curarlo confessarono essere .impotenti di salvarlo. Una sera la febbre vio- lentissima cedette repentinamente, ed il bam– bino fu colpito da un colasso cardiaco cosi grave che i medesimi dottori dichiararono im– minente la catastrofe. Era l'ora appunto nella quale alla Consolata si cominciava un secondo triduo di Benedizioni. per la guarigione del bambino; e la mamma, ginocchioni, col cuore straziato, prega Ja Consolata in-vocando da Lei il miracolo che solo può ridonarle il suo Paolino. Ed eccoche egli apre inaspettatamente gli occhi e graziosamente sorride... era salvo. La protezione prodigiosa della Consolata con– tinuò ad assisterlo durante le fasi della con– valescenza: onde entrambi i genitori, compresi dalla più viva gratitudine verso la loro ce– leste Consolatrice, rendono pubblica testimo– nianza per la grazia insigne ricevuta. Torino. - MELANO ANTONIETTA, il 9 mag– gio 1901, stava per allestire il pranzo alla sua famiglia, quando cadde pesantemente al suolo, priva di sensi. Una signora abitante al piano di sotto, udito il rumore della caduta, salì temendo di qualche disgrazia, e cosi provvi– denzialmente potè dare alla svenuta i primi soccorsi, e chiamar gente per metterla a letto. Per ben 24 ore stette la povera Metano fuori dei sensi; rinvenuta finalmente, le si ammi– nistrarono i SS. Sacramenti, temendosi forte– mente per la sua vita. I conforti religiosi apportarono ali' inferma un gran sollievo ; ri– cordandosi della Consolata, di cui tiene il quadro presso il letto, con gran fervore la pregò a volerla guarire, conservandola ai suoi tre bambini, di cui è l'unico sostegno. Il giorno seguente il miglioramento era già sensibilis– simo; nella settimana potè lasciare il letto ed in breve guari perfettamente. Porta un'offerta, una messa ed un. quadro. Torino. - LEONE SECONDO, guardia muni– cipale, stava appunto per portarsi al servizio, quando si sente mancar le forze e cade nelle braccia della moglie, accorsa spaventata ve– dendolo impallidire e vacillare. In fretta si chiama il dottore il quale dichiara trattarsi di nevrastenia. L'ammalato che si sente ad ogni istante venir meno, si ritiene spedito se la Consolata non lo aiuta; perciò a Lei si volge con tutte le poche forze che gli restano, pro– mettendo un quadro votivo. Nella stessa gior– nata scompare quasi per incanto l'ansia, la palpitazione ed i sintomi minacciosi, la con– valescenza succede ben presto ed in 18 giorni la brava guardia può riprendere il suo ser– vizio. Torino. - CHIABERTO LIDIA, bambina di due anni, fu presa da angina doppia, in feb– braio p. p. Il dottore dava poca speranza di guarigione, perciò i genitori la raccomanda– rono con voto alla Consolata. Furono piena– mente e contro le umane previsioni, esauditi. La piccina in breve fu fuori pericolo e guarì perfettamente. Portano un quadro votivo. Rivoli. - Il bambino MoscA LORENzo, abi– tante alla cascina Tetti, aveva appena un mese

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