Missioni Consolata - Ottobre 1901

la - co.,solata 161 :ete che ~=ormali·,· pe:l. ~ Maria seg~i:==cazione: Madonn: la contraddizione che è tra la loro età ed il ~ della Consolata, pregate per me. 1oro stato, contraddizione penosa, di cui i . Era il 19 marzo di quest'anno; il fausto poverini sentono gli effetti senza saperseli giorno della festà d~llo Sposo della Vergine, :apiegare. L'età, li spingerebbe ' a~ essere vi- quando i Mathiou consegnarono al loro par- vaci, espansivi, allegri; lo stato d'inf~rmità roco l'offerta da inviarsi al Santuario per la .abituale li rattiene colla debolezza acca- S. Messa. .sciante, collo stentato sviluppo delle membra, -coll'apatia éagionata dal malessere fisico, la .qu~le, dal corpo comunicandosi all'anima te– nerella l' intristisce e la paralizza nei suoi slanci naturali. Ad una triste infanzia, seguì per Lauren– ti~a Mathiou una tristissima fanciullezza: ella aveva oramai compiuti i dieci anni, senza -che in lei si fosse migliorata la salute; e senza che una speranza qualunque si potesse a tal proposito concepire. Ci fu chi disse'che l'uomo si abitua a tutto, anche alle sofferenze. N el detto è un fondo di verità; ma è vero altresì che l'abitudine, a chi un tantino riflette su di se stesso, ina– cerba i patimenti, dando loro il carattere disperante di mali senza rirpedio. Guai al– lora a chi non .è forte nella fede, a chi, col– l'umile esercizio della religione, non ha difeso nei suo éuore il germe confortatore della ~peranza cristiana! L'abitudine del patire se non lo fa istupido, lo conduce infine alla disperazione. Tutti i giorni si hanM di ciò nel mondo luttuosi esempi. Ma i parenti di Laurentina Mathiou sono semplici ed umili cristiani: essi sanno che Gesù Cristo ha promesso la vittoria finale, non a chi' prega soltanto, ma a chi persevera nella preghiera. I rimedi umani sono pres– sochè inutili; anche il bravo dottore ha la· sciato capire· che a guarire l'epilessia ci vuole un miracolo. Ma la Consolata ne fa tanti mi– racoli a pro degl'infermi, ne fa ogni giorno e di stupendi..... Dunque, anch'essi votano la loro povera figliuola ·alla Consolata, promettendo di far celebrare una messa al Santuario di Torino; di associarsì al Periodico che ne rispecchia la vita giornaliera; infine di obbligare la loro Laurentina a pregare in ogni giorno della restante sua vita la Vergine SS. con un Ave Laurentina è guarita istantaneamente: Que– sto il laconico .annunz~o, mandatoci due giorni dopo dal degnissimo sacerdote: annunzio che nella sua semplicità diée più di qualunque lunga descrizione, più di ogni lungo. co~:U­ mento. Dal giorno di S. Giuseppe la fanciulla non ebbe più attacco .alcuno d'epilessia; più nes– suna caduta, nessun malessere. Al contrario da quel punto ella si è venuta rinforzando: il suo viso ha acquistato quella pienezza e quel colorito che sono proprii della fanciul– lezza sana; le sue membra son divenute agili e svelte. Laurentina Mathiou ha perfino caro- ' biato carattere, · divenendo chiacchierina e gaia, come vuole la sua età, e com'ella mai - era stata. I suoi parenti sono felici: essi non cessano di raccontare a tutti, senza umani rispetti, che la loro figliuola è stata guarita miraco– losamente. La viva. loro fede, la schietta e profonda loro riconoscenza, fanno dire a· chi li vede, a chi li ode: Questa brava gente ha meritato, come si può farlo umanamente, il miracolo con cui la Vergine benedetta li ha consolati.. ~elazioni oompendiabe di grazie recenti DEllE QUALI FU CHIESTA LA PUBBLICAZIONE Cervlgnasco (Saluzzo). - Il contadino GI– LETTA EMANUELE, per 'umidità presa nei lavori campestri, fu assalito da artrite articola1·e che lo obbligò a restare lungo tempo a letto. Tanto si aggravò il male che il povero uomo fu ri– dotto a non potersi più muovere e perdette una volta anche i sensi, sicchè la famiglia fu indotta in forti timori di una catastrofe. Fece diverse preghiere alla Consolata, promettendo un'offerta. Ed ecco il male subito decrescere, s!cchè il malato è ora pienamente ristabilito.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=