Missioni Consolata - Settembre 1901
138 ]l' eo.,so{ata Qe ,._.,~.,.,..~~o N~lla vita del santo vescovo ·Remigio si ~ L'immagine taumaturga della Consolata lègge che un giorno egli chiese a Clodoveo, posta, come segno di umile sudditanza e di re di Francia, un sussidio per i suoi poveri, devota riconoscenza sulle nostre case, dica a cui non bastavano gli scarsi beni della ai pericoli che ci minacciano, ai morbi che Chiesa. Clodoveo rispose: -Io sono in questo tentano assalirci, agli affanni che vorrebbero momento troppo gravato dalle spese di guerra; tòrmentarci: - Andate, questa casa ed i non ho denari nelle casse. Ma tu, sali sul tuo suoi abitanti sono cosa mia. _asinello é percorri quanto puoi di cammino in un'ora, descrivendo un circolo: tutta l'e– stensione di suolo che v'inchiuderai passerà sotto la tua giurisdizione ed i miei sudditi che vi dimorano pagheranno a te i tributi. S. Remigio accettò con riconoscenza l'of– ferta. Salito sull' umile sua cavalcatura, le pose la briglia sul collo e si guardò bene dal darle di sproni, volendo che Dio solo ne gui– dasse la corsa e non la cupidigia, anche p13r un fine santo. La bestia si pose in cammino e circuì così largo spazio, che i poveri ebbero assicurata una lauta rendita. Però S. Remigio pon volfe divenire signore degli abitanti senza il loro consenso. L'indomani, rimessosi in cammino, inco– minciò il giro delle abitazioni, spiegando in ciascuna il patto stretto col re e conchiudendo colla domanda: - Volete d'ora innanzi ap– partenermi? Tutti con gioia accoglievano la proposta di passare sotto il mite giogo del Santo. Solamente un certo Grimoaldo, tanto ricco di beni terreni quanto povero di virtù, rispose: - N o; io voglio appartenere al re, il quale ha soldati e potenza, e non a te, vecchio inerme e povero, che non potrai difendermi, se non colle preghiere, dai nemici, che presto ci porteranno la guerra. - :- Sia ..L. rispose tranquillo S. Remigio. La sera stessa di quel giorno i <!allo– romani che non volevano sottostare all'au– torità di Clodoveo, irruppero nel paese. Anch'essi conoscevano e veneravano il santo Vescovo, perciò rispettarono le case e le persone poste sotto la sua dipendenza. In– vece la casa di Grimoaldo fu arsa e saccheg– giata in odio al re Clodoveo prima che questi potesse accorrere in aiuto del suo suddito lontano. ·Non pare questo grazioso fatto registrato apposta per illustrare il nostro argomento? LA COLONNA· RICORDO DELLE FIGLIE DI 1\II:ARI.A (continuazione della lista pubblicata nel Periodico di maggio) Constatiamo colla più viva soddisfazione che la sottoscrizione per una colonna-rico?'do, - da intitolarsi alle Figlie di Maria, procede .in modo veramente consolante. In pochi mesi sono già oltre L. 1300, che la pietà industriosa di queste anime predilette dalla Regina dei Vergini ha saputo offrire, ·per adornare , ·il Santuario ove Ella impera, dispensatrice di celesti favori. Ancor un passo in q~esta nobile gara di generosità, ed il nome delle Figlie sarà scolpito a caratteri d'orÒ in uno dei pilastri monumentali della Casa Matm·na, vivo e perenne omaggio d'affetto e devozione alla Regina del Cielo. Alle gentili ·e pie do: .natrici l'espressione della nostra profonda riconoscenza, e l'augurio sincero di degno ricambio di benedizioni dalla Vergine Con– solatrice. Figlie di Maria della parrocchia di S. Agostino (comprese lire 100 do– nate dalla sig.a Sciula Maddalena e L. 25 dalla sig.a Maria Fenoglio) L. Figlie di Maria del Cenacolo . . » Rev.da Superiora, Educande e Figlie di Maria dell'Istituto dell'Adora– zione perpetua del S. Cuorè . ». La Pia Unione delle Figlie di Maria della Basilica Magistrale unita– mente alloro Direttore- . . . . » Figlie di Maria dell'Istituto Protette di S, Giuseppe (corso Cas·ale) .. » 169- 25 - 100- 132- 10-
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