Missioni Consolata - Agosto 1901
eo.,solata piccolo Antonio nelle mani del)à Consolata. Nè fu delusa. sulla sua speranza, perchè ·egli guari perfettamente, senza ac~orciamento della gamba, così crudelmente offesa. . · Torino.- Da molto tempo soffriva il povero GIUSEPPINO RAVASENGA. Da prima lo tormentò per due mesi l'angina, poi le febbri reumatiche e infine il tifo lo ridusse in fin di vita. In quegli estremi, 'a fare più temuta la catastrofe, si aggiunse l'end·1cardite. Il caro fanciullo, do· . dicenne, sempre nei suoi dolori aveva invo– cata 'la Consolata; ed ota, sentendosi così male, prega la mamma che si rechi al Santuario ad implorargli la guarigione, ordinando un triduo di messe e di benedizioni. La buona mamma subito annuisce di gran cuore Si fa il triduo, dopo di cui si manifesta nel malatinb un grande miglìoramento. Trascorsi otto giorni egli.potè alzarsi e dopo quindici era totalmente guarito. Offre un bel cuore. · · Torino. - La contessa MARY DI SALUZZO CRISSOLO, nel settembre del 1899, a Castellar (Saluzzo), ammalata in condizioni gravissime e tali da far temere imminente una catastrofe, raccomandata e votata alla SS. Vergine della Consolata, ricuperava miracolosamente la sa– lute. Rende pubblica .testimonianza di :figliale riconoscenza e prega sia pubblicata la grazia · implorata ed ottenuta. Ozegna Canavese. - Quattro . dottori, visi– tata. la malatina DELAURENTI LUCIA di Bat– tista,· dichiararono necessaria alla di lei gua– rigione un'operazione chirurgica. I genitori, non dando loro il cuore di vedere straziato il corpicino della loro creatura, ·di due anni ap– pena, erano nella massima desolazione, quando lette sul Periodico le molte grazie che la Con– solata dispensa a chi di cuore la invoca, po– sero la Lucietta nelle sue mani abbandonando ogni rimedio. La piccina guarì senz·a opera– zione ed ora è vivace ed allegra, come i suoi fratellini che mai non furono malati. Fòresto di Cavallermaggiore. - DoNALISIO MARIA, giacente da più mesi in letto, tormen– tata da terribile morbo, e perduta già ogni speranza di guarigione, si raccomandava alla · Vergine Consolatrice, di cui è divotissinia, chè 13e ella doveva morire, facesse Lei da madre ai .:figliuoli che abbandonava:. La Vergine pie– tosa, quasi per incanto, ridonò alla povera madre la salute, colmandola colla famiglia di riconoscenza e di santa gioia. Valfenera. - Il veterinario CAVANNI AL– 'FONSO, ebbe nel 1899 un bambino di 10 anni in serio pericolo per ulceri agli intestini; cinque medici lo avev~no giudicato inguaribile. Lo raccomandò alla Consolata con voto di un cuore, ed il figlii:wletto fu salvo. Verolengo. - PECCHIO LUIGI dopo tre mesi di male, aveva gli occhi ridotti in modo da far paura; uno specialmente pareva affatto perduto, anche a giudizio del dottore. Il Pec– chio, che già aveva ottenuto due anni fa per intercessione della Consolata la guarigione da infiammazione intestinale, tornò a Lei pieno di fiducia con ·una novena e colla promessa di fare la santa Comunione nel Santuario. In capo ai nove giorni i suoi o:Jchi erano tornati ~ prodigiosamente S!!-ni. Torino. - MARIA FERR.ERO, bimba di 30 mesi, nella notte dal 16 al 17 gennaio 1900, fu assalita da male di gola presentante tutti i sintomi di una difterite crùpale. Inutile dire l'affanno dei genitori, consci della gravità·del caso e della frequente impotenza della scienza in simili_circostanze. Mentre nella notte neb– biosissima coqeva in cerca d'un abile dottore, il babbo votò la sua creaturina a Maria Con– solatrice; .intanto la mamma, rimasta in an– gosciosa aspettativa presso la culla, faceva altrettanto. Le due preghiere così pronte, così ft>rvide e desolate, vinsero il cuore della Ce– leste Madre. Quando arrivò il dottore, la cara innocente già stavà meglio assai; ed in breve cogli opportuni rimedi, il male cedette e scom– parve. Adempito scrupolosamente il fatto voto, il sig. Ferrera volle ancora far collocare nel cortile della casa un'effigie della Consolata, colla scritta: Maria nuUa nega a chi di cuor la prega. Torino (Pozzo di Strada).- GHIOTTI MARIA, sul principio del novembre 1900, infermavasi di polmonite, la quale complicatasi con pleurite, pose a serio repentaglio la sua vita. Nell'ur– gente pericolo, la paziente si volse con santa :fiducia alla Consolata, con promessa di una messa e di un'offerta In breve un insperato, meraviglioso cambiamento stupì il medico cu– rante e riempì di gioia il cuore dell'ammalata, che vi scorse il principio della grazia invocata, seguito poi da felice compimento. Chieri. - Le sorelle EuGENIA ed 0RSOLA PIOVANO da sei anni erano in pena per non poter vendere convenientemente un immobile che dava loro solo disturbi; la vendita ora si imponeva inoltre per speciali circostanze di famiglia. Raccomandatesi alla Consolata, inspe– ratamente riuscirono a conchiudere la vendita con vantaggio. Offrono un cuore. Torino. - · GALLINA LUIGI, conduttore tran– viario., raccomandò alla Consolata con voto, la :figlia Anna da lunghissimo tempo malata di anemia e disperata dai medici. D'allora ella cominciò a migliorare, una semplice cura di pillole le fu proficua ed ora è completamente ristabilita. Torino. - 0RSOLA :M:ANASSERO-RAVERA, tro– vandosi gravissimamente inferma per polmo– nite ed infiammazione, dopo aver ricevuti tutti i Sacramenti dei moribondi, incomin.cia colla sorella e la persona di . servizio una novena alla Consolata, fa pregare molte pie persone, si raccomanda perchè si preghi al Santuario, e malgrado la contraria sentenza 'del valente dottore curante, ricupera la salute. .. Torino.- GENTA ANGELA, il18 gennaio 1901, ebb!3 un bambino di 4 anni preso da tifo e
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