Missioni Consolata - Agosto 1901

L? 8o11solata 129 QG.---~~~=~··• ~Q5~~~~~~~~~~~~~~~,--~-o Manifesta alla suora che l'assi.ste le parole che ha dette alla Vergine ed il pensiero che gliele ~a dettate. La pia religiosa approva pienamente il pensiero e l'atto: anzi,- propone che questo sia completato: Si era ai primi di gennaio, quando le belle schiere di gioventù torinese·traevano a gara al Santuario a consacrarsi alla Consolata, da Lei invocando lieti auspici per il secolo nuovo, per il loro secolo. Già l'atto di consacrazione dalle labbra dei giovanetti era passato su ·quelle degli adulti, presi da una santa in- vidia, desiderosi di riconquistare almeno la gioventù dell'anima, rinnovandola colla con– sacrazione alla Vergine. La suora infermiera suggerì, dunque, alla Veglio di fare anche lei l'atto di consacra– zione alla Consolata, e la poveretta che della Consolata era divotissima, lo fece di gran , cuore. Chi può misurare la grandezza della bontà e della potenza della Madre di Dio? Chi può scrutare { ·secreti della misericordiosa sua pietà? N all'ammalata si nota un cambiamento quasi repentino. I dottori sono altamente stupiti al vedere i cattivi sintomi sparire senza causa apparente, sopravvenire una crisi benefica a sciogliere le seriissime com– plicazioni della malattia. - Il Prof. Silva che vuole rivisitare subito accuratamente l'ammalata, trova il polmone libero, la respi– razione normale, l'acqua pleurica in vià di .eliminazione. - L'ha scampata bella! - esclamano con lui i suoi colleghi nella cura, . nè ·nascondono il loro pensiero e la loro mera– viglia, perchè la vera scienza è umile L'ope– razio~e oramai non è più necessaria: la gua– rigione è sicura. In breve la Veglio è in piena convalescenza, che procede felicemente. Quale gioia prova la povera donna qua~do può muovere al San- ' tuario a ringraziare la Consolata ed a com– piére la promessa a Lei fatta con tutto il cuore! - Dopo tanti mesi di sofferenze, di tristezze, di paure, comprende in tutta la sua grandezza il valore del beneficio ricevuto ~ dalla Vergine SS. ed il vedersi da Lei così teneramente amata e distinta fra mille soffe- renti, le dà una gioia profonda, pari a quella del fanciulletto che si sente pì:otetto dalle bracc'ia e dal .cuore della tenera sua mamma. ·N ella comunità cristiana non v'ha bene per l'uno, a cui, in qualche modo, non par– tecipino tutti gli altri membri. Le grazie ·da Maria SS. Consolatrice continuamente largite, valgano ad aecrescere sempre più la confidenza dei tribolati verso di Lei, animan– doli ·a reiterare le suppliche finchè non siano a loro volta esauditi e consolati. ~elazioni compendiate di grazie recenti DELLE QUALI FU CHIE~TA LA PUBBLICAZIONE Torino. - La.vedova FRANCESCA TRIVERO nata Chierico, d'anni 77, da un c,olpo apople– tico ebbe paralizzata . tutta la parte sinistra del corpo. Chiamato d'urgenza il dottor Isnardi giudicò il caso gravissimo e consigliò si faces– sero amministrare all'inferma i SS. Sacramenti, avendo essa libera la favella. La poveretta si raccomandò fervorosamente alla Consolata, ed ecco che l'indomani si trovò quasi completa– mente libera. Il dottore stesso riconobbe in ciò qualche_ c~sa di straordinario. Asti. - La .bambina MARIA Rossi, di due anni, fu assalita dalla difterite e pareva pros– sima a rivolarsene al Cielo. I genitori, deso– latissimi di perderla, la votarono alla Consci· lata. Ventiquattro ore dopo, il pericolo era scomparso, ed in breve la piccina fu restituita alla prlma salute. Torino. - Tosalli Candida era stata consi– gliata dai dottori (e se ne erano oramai con– sultati cinque e tutti valenti) di preparare il marito suo, ammalato di bronco-polmonite, al– l'estremo passo e di rassegnarsi ella stessa., perchè più nulla la scienza poteva promettere. Ma un voto alla Consolata fece quanto non era più in potere degli uomini. LUIGI'TOSALLI guari perfettamente, sebbene la malattia da– tasse da un anno e si fosse fatta acutissima. Torino. - PIROYANO ANTONIO, per la com• plicata t1·iplice fmttum di una coscia, sebb·ene curato con ogni attenzione da valenti chirur– ghi, era da questi stato designato, con infausto prognostico, come zoppo per tutta la vita. Ma cosi non lo voleva la mamma, che pose il suo

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