Missioni Consolata - Luglio 1901

Montalenghe Canavese. - TRIBAUDINO MA· GNO, soggetto da due anni a fortissimi accessi nervosi, sperimentati invano molti rimedi, ebbe ricorso alla Consolata, mettendo in Lei sola la sua speranza. Da due mesi ebbe un così sensibile miglioramento nel triste suo male, che confida in una piena guarigione, e pub– blica questo fausto principio di grazia, per vieppiù sollecitarla dalla pietosa e potente Madre di Consolazione. Roveglio Canavese. - RICCONA DoMENICA, di anni 53, aveva al collo un enorme cisti, che per essere stata trascurata durante ben dodici-– anni, aveva_messo radici profonde, tanto che all'Ospedale Mauriziano le fu dichiarato assai difficile l'asportarla con felice esito. La paziente fece voto alla Consolata di un quadro, e l'atto operativo riuscì in modo così perfetto, da non lasciar segno dell'enorme escrescen2;a. Torino. - ALLASIA CATERINA, come conse– guenza di altra' malattia, è colpita da pam– metrite che la inchioda in letto per otto mesi e la riduce agli estremi. Si tenta come ultimo, arrischiato rimedio, un'operazione per aspor– tare un tumore dalle intestina; questa, per intercessione .della Consolata, ha esito felice e l'ammalata è salva. Offre un quadro votivo. S. Carlo di Ciriè. - MARIANO FRANCEsco, colto nell'avanzata età di 60 anni da gravis– sima polmonite, era in istato disperato. Ma, votatosi alla Consolata, in due giorni soli fece un miglioramento così repentino da stupire il dottore curante, e dopo una quindicina di .giorni era in grado di ripigliare le solite sue occupazioni. Torino. - PAVIA ANGELA già per due anni , consecutivi, al sopraggiungere dell'inverno, ' era stata colpita da un male di gola, il quale, oltre al tormentarla lungamente, rendeva ne– cessaria una dolorosa operazione. Anche al principio dell'inverno passato, il solito male fece capolino. Ma la :ravia questa volta si votò subito alla Consolata; le fece un'offerta per impegnarla meglio in suo favore, prometten– dogìiene un'altra a guarigione compiuta. Seb– bene la malattia di gola si facesse seria più delle altre volte, l'operazione temuta fu alla pazientè risparmiata; in un mese e mezzo guarì benissimo e spera sia per sempre. Bergamo. - « Coll'animo ·commosso e pieno della più viva riconoscenza, sono lieta di poter rendere pubblica la grazia ricevuta dalla Con– solata, per la guarigione della mia diletta madre, Maria Tosi Lorenzi, che colpita da polmonite infettiva al Jato sinistro, dichiarata senza speranze e dal medico curante e dal consulente, è quasi interamente ritornata alla primitiva salute. « GIULIA Tosr ». Robassomanero; - CAVADORE CATERINA dal novembre 1900 incominciò a soffrire per male d'occhi, il quale andò aggravandosi tanto ch e ella non ci vedeva più affatto. Diversi dottori consultati non sapevano trovare la causa del male, cosicchè la povera donna, usati invano i · rimedi ordinatile, si raccomandò di cuore alla Consolata con una novena e pro~ettendo una messa. In qui!).dici giorni guarì perfetta– mente; con viva riconoscenza sciolse il voto. Caselle. - La vedova BRUERA TERESA per sei mesi continui è tormentata da febbri ga– striche, che in capo a questo tempo, dopo un periodo acuto, scompa-iono. Ma per poco la paziente si riposa; un'acuta trafittura la assale al braccio destro, d'onde si propaga allo sto– maco ed al ventre, causandole atroci patimenti. Si scopre essersi formato un calcolo nella ve– scica biliare, ed un cònsulto di medici dichiara necessaria l'operazione. La Bruera fa alla Con– solata la consacrazione di sè e di tutta la fa– miglia, fa voto di una messa e di un'offerta ed ottieneo la guarigione. - Ceresole d'Alba. - NoTA DoMENICo, di 36 anni, preso da polmonite e tifo, da due dottori in consulto, fu dichiarato perduto. Il Nota, unitamente alla moglie, si rivolse alla Conso– lata, promettendo un quadro votivo. Subito migliorò e si avviò a guarigione, che ottenne piena. I dottori lealmente dichiararono che l'arte loro sarebbe stata impotente ad ottenere tale risultato faustissimo. Milano.- Rossi RACHELE offre una tovaglia. da altare in ringraziamento alla Consolata per la grazia concessale colliberarla quasi improv– visamente da una tormentosa infermità che per bèn due anni ebbe a travagliarla, e ciò mercè l'invocazione della Vergine SS., a cui si raccomanda ancora caldamente per altra grazia. Torino. - PERLA CECILIA si trovava presso il fornello a gaz acceso, quando sovr'esso cadde '!na bottiglia di benzina. Si produsse una fiam– mata repentina, che comunicò il fuoco alle vesti della Perla. In tale pericolosissimo fran– gente ella invocò la Consolata, promettendo un quadro votivo, e, cosa invero meravigliosa, non riportò alcuna ustione. Torino. - CAPRIOLO PAOLINO, il 25 feb– braio 1901, colpito da polmonite doppia, fu dichiarato dai dottori in fin di vita. La famiglia, sperando unicamente nella Vergine SS. Con– solatrice, fece dire messe alla Cappella delle Grazie :fino alla settima, superata la quale feli– cemente, il malato in breve si ristabilì in salute. Sig.a Edvige Falconet: Un ricco palliotto per l'altare della Consolata artisticamente ri-– camato in seta ed oro. - Sig.a Elisabetta Masino n. Usseglio: Una pianeta di t ela d'oro con ricami nella colonna centrale.- Sig.a Giu– seppina Fea-Agbemo: Metri 4 di pizzo all'un– cinetto per camice. - Sig.a Sciamengo Fran-

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