Missioni Consolata - Luglio 1901

., 1 a - C O fl ·S O [a t a . 113 ~ela~iont compendiate.di grazie recenti . Commosso egli promette. L e cure prodigate dai sanitari alla piccola ammalata, benedette dal Cielo, ries·cono a bene i Teresa è salva, DELLE QUW FU CHIESTA lA PUBBliCAZIONE Livornò Vercellese. - TuLLIA ALBANI, quat· trénne; per un tum01·e f1·eddo e maligno al piede sinistro soffriva terribilmente. Si trat– tava, come unico ·rimedio, di amputarle il piede. l genitori, desolati, votarono la loro .creatura alla· Consolata, e la Vergine SS. pie- ~ tosamente li esaudì: l'amputazione si potè risparmiare, e con meraviglia del dottore eu- . rante, la piccola Tullia poco a poco guarì r Rimella (Valsesia). - ANNETTA FONTANA,· , attuale maestra di Salaro-Sabbia (Valsesia) :· implorò dalla Vergine Consolatrice la guari– gione da grave malattia e prolungate febbri, promettendo un'offerta per il Santuario. Adem– pie con riconoscenza la fatta promessa. . perfettamente. Offrono un quadro. Settimo Torinese. - La bambina MARGHE- ( RITA GIOvANNINI· fu nel febbraio 1899 colpita r da influenza, la quale le lasciò una debolezza 1 che portò tristissime conseguenze. Le si in- 1 cu1·vò all'indentro la spina dorsale, dandole così acuti dolori, di modo che la poverina, a forza di j gridare gforno e notte, era divenuta completa– mente afona. I dottori giudicarono che proba– bilmente la defo:tmazione sarebbe stata perma- ' ne~ te con rachitismo generale, e non esclusero che una. meningite potesse sorgere a . carpire la ·povera piccina. La mamma, desolatissima, ordina a tutta la famiglia di fare una novena /, alla Consolata e fa accendere diverse lampade iJ ad onord di Lei. Subito cessano gli spasimi della malatina e comincia da quel punto la sua l.i· guarigione da ogni male e stortura. Torino. - BRUSA ANTONIO era infermo di risipola gravi!isima, tanto che stette otto giorni fuori di mente e fu dichiarato spedito non solo dal dottòre curante, 111a da !).Itri due sa– nitari 'chiamati a due distinti consulti. La ·_moglie in un lucido intervallo gli suggerì di votarsi ·alla Consolata alla quale ella promise la sua .spilla d'oro, ed il marito una messa ed un quadro. Migliorò subito e guarì in tempo relativamente breve, nel .che riconosce una grazia- della Vergine SS. Torino. - MARIA VILLA, era appena in con– valescenza di altra delicata malattia, quàndo fu colta da una pleU1·opolmonite. Impressiona– tissima dal grave pericolo in cui versava, ella si votò alla Consolata con varie promesse. Per grazia .straordinaria, sette giorni appena dopo lo scoppi!tre del male, entrò in vera e sicura convalescenza con grande meraviglia di tutti e dello stesso dottore curante. Torino.- - BmGLIO TERESA, bimba di quat– tro anni e mezzo, la sera del 17 gannaio u. s. fu presa da alta febbre. L'indomani è dichiq,– rata colpita d!t diftm·ite, il dottore curante domanda un consulto, che çonferma la natura e la gravità del male, come il bisogno di una cura energica e pronta. La mamma della pic– cina desolatissima al vedere in t(anto pericolo la diletta sua creaturina, fa voto di una messa alla Conso!.itta e, certo ùa Lei ispirata, prende in disparte il marito. e ,gli dice: « Prometti'di fare ogni anno la Pasqua, se Teresa _guarisce». Torino. - EMILIA MARCHISIO-ARDUlNO, ri- conoscendo solamente dalla Consolata la per· fetta guarigione dal tifo e da altre malattie da cui era travagliata, viene a ringraziare la Vergine Santissima e ad offrirle un quadro, secondo il voto fatto. Torino. - · « Una nostra zia carissima, si– gnora FLAMINIA ANGLE~IO, era gravemente ammalata ed il suo stato ci era cagione di inde– scriyibili angoscie. Appena però la votammo alla Consolata, dando principio ad una fervo– rosa novena, la cara ammalata incominciò a riaversi alquanto ed in breve scomparve il pericolo di vita, con meraviglia grandissima di qul).nti la videro nello stato in cui prima erasi ridotta. Desideriamo che l'unito cuore d'argento sia appeso all'altare della Vergine Consolatrice. « GIUSEPPE ed EuqENIA DoLLERO ». Torino. - ADELE BIANCHI pregò ftirvor~samente la Consolata affinchè le facesse guarire gli occhi, ammalati da ben due anni. Ottenne la grazia i in ringraziamento fece celebrare una Messa all'altare della Consolata. Torino. - PACHNER MICHELE a CESIRA por· gono vivi ringraziamenti alla Consolata, per l'ottenuta guarigione da male acl una gamba al loro figliuoletto Mario, male che si presen– tava con sintomi assai· inquietanti ed affiisse pe.r parecchi mesi il povero bambino. Torino. - FIORIO EDOARDO, colpito da tifo, è da un consulto di valenti dottori dichiarato in gravissimo pericolo di vita. La mamma, disperata di vedersi così rapito il figlio· nel fior-e dei suoi vent'anni, ricorre alla Consolata di cui è divota. promettendole con voto un cuore çl'argento, una candela e l'offerta di L. 5, se il suo Edoàrdo scampa dal terribile morbo. Mirabile cosa! Fatto il voto, subito si nota una piega migliore della malattia, in breve scompare il pericolo di morte, e presto mamma e figlio sono in grado di recar si al Santuario, a compiere le fatte promesse. Torino. - BONICATTO ENRICO, d'anni 15, in bicicletta lanciata a corsa veloce sullo stradale di Rivoli, si recava ad eseguire commissioni del suo principale. Un suo compagno, volendo fargli uno scherzo, lo aspettò al passaggio ed afferrò la sella della macchina. L'atto incon– sulto fece ·perdere al Bonicatto l'equilibrio, e benchè rapidamente scendesse a terra,la spinta · ·del veicolo lo trascinò attraverso la strada fra lè gambe posteriori di due cavalli, attaccati ad un tamagnone carico di merci e messi al

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=