Missioni Consolata - Giugno 1901
la - eo.,solata 99 la Emanuel nel mese di giugno di quell'anno si recò per ben nove mattine di seguito al Santuario, implorando la guarigione. Terminata la novena, si portò in montaoona a Gressoney. Là c~mtinuò a pregare; e ~eh· bene avesse portatt con sè i rimedi prescrit– tile, non ne fece più alcun uso. In ventidue giorni si rimise in così buona salute che, ri– tornata a Torino, i dottori stupefatti quasi non credevano ai loro occhi, e dovettero con– statare che ella era oramai completamente ~ana: Se la g;raziata, per sue ragioni, pubblica m ntardo l ottenuto favore, non mancò di recarsi a ringraziare con tutto il cuore la Consolata, l'indomani stesso del suo ritorno da Gressoney. Torino. - Ci scrivono: «Il 9 giugno 1900 mi giunse notizia che una _mia cognata, ma~re di undici figli, era monbonda per polmonzte. Pens·ando alla rovina che stava per piombare su quella numerosa famiglia, se essa veniva privata di una madre tanto buona, tanto pia e laboriosa, subito sentii che soltanto Maria SS. poteva sqongiurare una sì t~rri_bi_le disgrazia. Tosto c?lle mie figlie commCifl.l una novena davant1 all'immagine della Consolata che veneriamo in casa; l'in– domani_. alle preghiere aggiungemmo la santa Gomumone. Il terzo giorno della nostra no– vena, mia cognata migliorò, ed al termine della pia pratica ella non solo si trovava fuori peri– cole;>, ~a in >:ia felice di:~iena guarigione, cos1cche nel gwrno tanto soave e solenne ·per i Torinesi, il 20 giugno, noi potemmo unire il nostro inno di ringraziamento a quello di mille e mille beneficati da Colei che è vera– mente la Consolatrice di chi la invoca. « NINA ZADEI-FERRERI )). Piazzolo-Brenta. - PrcEcco LuCIA aveva · il figliuolo ammalato d'itterizia fin dal Set– tembre 1899. Si era al Marzo del 1900 e la guarigione non solo non era venuta, ma dai sanitari curanti era stata ritenuta come im· possibile, essendo il malato rovinato dall'abuso dei liquori. La buona mamma non t:i perde d'animo: incomincia la pia pratica dei Nove Sabati alla Consolatd, per ottenere da Lei quanto gli uomini non possono darle. Ed ecco · che, come tocco da mano sovrannaturale, il male lungo e fastidiosissimo incomincia ad alleviarsi ed in breve scompare, senza lasciar più alcuna traccia di sè. Come compimento della grazia, l'inveterata abitudine dei liquori si muta, nel graziato, in una vivissima ripu– gnanza per qualunque bevanda alcoolica. Piobesi. - BALBO MARIA, ammalata da i 1 quattro anni, era inchiodata in letto da quat– tordici mesi, tormentata da un tumore ma· ligno. Ad un certo punto parve giunta agli !)stremi, e le furono perciò amministrati tutti ì Sacramenti dei moribondi Ma .poi, riavutasi ~ alquanto, giunse al mese di giugno del 1900. Il mese della Consolata ridonò alla povera paziente la perduta fiducia nella guarigione. Promise alla Consolata un'offerta di L. 5 e decise di partire per Torino a farvisi opera~e. Il medico curante tentò di dissuaderla per– ~ua~o co.m'era che ella non avrebbe sopp~rtato 1l v1ag~w e. tanto me!lo l'o_Perazione, per lo stato d1 sfimtezza a cm era ndotta. Ma invano. La Balbo, fidando in Maria SS. Consolatrice venne a Torino, subì felicissimamente la ne~ cessaria operazione, riacquistando in tempo abbastanza breve la piena salute. Piena di gr~titu~in!3, nell'adempiere la fatta promessa, ch1e~e ms1stentemente la pubblicazione della graz1a. Petritoli (Marche). - Il sig. TOMASETTI RAJ<'– FAELE, persona assai influente nel suo paese ebbe nel maggio 1899 il dolore di vedere la su~ sorella ~aria p~rdere ad un tratto la ragione, per un 1mprovv1so spavento provato. Curata m casa nel modo più diligente da distinti sanitari, la povera signora da un anno rima– neva nel suo misero stato, con immenso dolore dell'affettuoso fratello. Le cose non davano speranza di cambiare. Il sig. Tomasett.i visti · inutili gli sforzi della scienza, si rivols~ alla Consolata. Praticò cJn specialissimo fervor.e la d~voz~on!3 dei Nove Sabati, digiunando in tali g~orm. ngo;osamente a pane ed acqua. Sul fi– mre d1 ess1, ecco che un mattino rientrando in casa si vede venire incontro c~n sua gran sorpresa la sorella, la quale lo saluta ilare e sorridente..... Non ha più i tratti stravolti l'occhio fisso e la mente ottenebrata: è tor: nata nel suo buon essere materiale e morale. I due si abbracciano, come se si rivedessero dopo una lunga assenza, e grazie a Maria SS. Co~solatrice, torna•in casa la pace e la tran– qmlla allegrezza, che sino al presente non fu più turbata da alcun accenno della passata penosissima infermità. ~~~~p~ti,_ fACIUTAIIOHI fERROVIARIE per la. Festa. della. Consolata. il 20 Giugno Siamo lieti di annunziare che per graziosa concessione delle Direzioni ferroviarie e tran· ''i arie i biglietti di andata e ritorno per Torino, distribuiti da tutte le stazioni d'Italia, nei giorni 19, 20, 21 e 22, saranno valevoli pel ritorno sino a tutto il lunedì 2<1 giugno. ILLUMINAZIONE GENERALE nella . vigilia della Consolata Vedi articolo nell'interno della copertina
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=