Missioni Consolata - Giugno 1901

1ll . 8ortsolata 97 ,._E ad animare vieppiù~a fiducia nella~~ chiuso defini=te l'ufficio di cui egli :a potente bontà, anche in India, come nel suo parte. La povera moglie, deHolatissima, scrive santuario di Torino, la Consolata incominciò ogni cosa alla cognata, Suor Giulietta, invo- a dispensare insignì favori. La giovane Suor () candone le preghiere. Maria Ermanna, appena da dieci mesi in Questa, animata dall'esempio di Suor Maria missione, forse p~r l'influenza del clima a. Ermanna, va al pilone della Consolata e con lei·non adatto, cominciò sul principio del1900 tutto il fervor del suo cuore, la prega a a deperire. Curata con ogni attenzione, mostrarsi quale essa è veramente, Madre anzichè migliorare peggiorò a segno che dopo di consolazione alla sventurata famiglia. Le sei mesi il medico la dichiarò avviata irre- promette che se ottiene la guarigione ed un pambilmente all'etisia. Allora l'inferma e le nuovo impiego al diletto fratello, farà pub- buone consorelle si volsero con gran fiducia blica la grazia. Incomincia a tal fine una alla Con– solata, promet– tendolela celebra· zione di una Mes– sa nel no– stro San· tuario, e comincia- "' novena, a cui scrive al fratello ed alla co- gnata di associarsi in devota supplica, sperando. Il terzo giorno del- la novena l' amma· lato, che prima quasi non poteva muoversi nel suo rono una novena di preghiere. In pochi giorni si notò un migliora– mentoche progredì rapida– l''anciulle indiane allieve delle Suore dl Sant'Anna letto di ' mente, tanto che dopo qualche mese la Suora ~ potè riprendere le sue occupazioni, ed al pre– sente continua a godere ottima salute. Un'altra religiosa di colà, Suor Giulietta, aveva jl fratello, Guglielmo Guynan, impie– gato nella stazione ferroviaria di Secunde– rabeth, poco lungi da Raichore. Esso infer– matosi di acuto reumatismo, dovette giacere inoperoso a letto, da giugno a settembre, colla spaventosa prospettiva di una malattia lunghissima e forse della perpetua incapacità di tornare all'impiego che dava il pane a lui ed alla moglie. Per colmo di sventura, ecco ·arrivar una cirèolare in cui gli si an– nunzia che, essendo diminuito il lavoro, sarà d o l or e, vuole alzarsi, andare alla S. Messa e poi al– l'ufficio. Invano è dissuaso dalla tenera mo– glie; essa è costretta ad aiutarlo a trasci– narsi come può, tra acuti spasimi. Sempre confidando nella Consolata va alla chiesa e poscia all' ufficio. Vi torna il dimane ed i giorni seguenti. La cosa gli diviene sempre più facile; egli migliora ogni giorno, ed infine è guarito. Per coronare la grazia la Conso– lata fa sì che Guglielmo Guynan, solo fm tutti gli impiegati del suo ufficio, è ritenuto in pianta dalla Società ferroviaria e desti– nato ad un vicino compartimento. Queste non sono che una parte delle pri– mizie che la Consolata ha regalato alla Mis-

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