Missioni Consolata - Giugno 1901

111 Co11solata 91 la Co~solata che al principio del sec. XVIII si era mostrata a favore dei Torinesi terri– bile come oste schierata in campo contro i loro nemici nell'assedio del 1706, volle chiu– dere lo stesso secolo combattendo per essi un'altra volta in un fatto d'arme meno bril-~ lante, nia che portò pure vantaggi notevo– lissimi, ristabilendo l'ordine e segnando una ) ed indivisibile, le mene settarie, le armi vit– toriose del generale Bonaparte e la volontà di Italiani illusi dal miraggio di fallaci libertà o desiderosi di pescare nel torbido, impianta– rono ben presto altre repubbliche in Lom– bardia, in Liguria, a Roma e nel regno di Napoli; e tutta la nostra penisola fu piena – di tumulti, di odii civili, di prepotenze stra- ~~================================================= sost~ ' nell'oppressione esercitata dai repub– blicani francesi su Torino e sull'intero Pie– monte. La nostra bella Italia, come limitrofa alla Francia, doveva necessariamente . sen– tire tutti i disastrosi -effetti della Rivolu- . zione Francese. Anche qui si erano ampia– mente infi.ltrate le perniciose idee che in Francia condussero alla negazione di Dio, al regioidio ed a tutti i sanguinosi orrori che conseguirono da quei due capitali delitti. Costituitasi sulla Senna la Repubblica una niere, che la calpestavano e la spogliavano , sotto apparenza di farla libera e felice. Il Piemonte, circondato d'insidie da ogni parte, mal pote-:a conservare l'antica sua monarchia. Già Vittorio Amedeo III col trat– tato di Parigi (1796) aveva dovuto cedere, alla Francia la Savoia, Nizza e Tenda; ob– bligarsi a demolire le fortezze d'Exilles, di Susa, di Demonte; consentir'e che fossero oc– cupate dai Francesi Cuneo, Ceva, Tortona, Alessandria; concedere un indulto per i de– litti politici e accomiatare gli emig~ati fran-

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