Missioni Consolata - Maggio 1901

66_ ]11 eo.,so(ata :ella singolar:~:aritu:~~ ~=: Que:::=:erità fu speci: medio evo, non vi fu torre, non ca- mente sentita nella terra · classica del stelio, non cenobio e non badia, non Cattolicismo, l'Italia nostra che eusto- casolare e non ostello senza che la rozza disee la Sede_di Pietro, l'Italia che diede mano d'un pittore primitivo ingenua- al mondo credente le maraviglie del- mente li ornasse d'un affresco raffigu- l'arte disposata alla fede nelle cantiche , rante i Santi scelti a protettori del luogo ' dell'Alighieri, nelle tele del Sanzio e del . dal feudatario o dal vassallo, come tut- Beato Angelico, nelle statue del Bonar- todì si vede sussistere negli avanzi di roti e del Canova, nelle armonie del quell'epoca gloriosa ,per la fede. Pergolesi e del Palestrina. C<;>ll' andare del tempo scemò pur · Per questo si vide eretta sul Roccia- .troppo il religioso fervore tra i cristiani, melone una statua monumentale della e di pari passo andò aumentando la ti- Vèrgine colle offerte di_tutti i bimbi midezza dei buoni, che cedevano, per della Penisola, _dalle Alpi al mare di · deplorevole umano rispetto, di fronte Sicilia; per questo altresì la bella pro- all'audacia tracotante dei cattivi, ed a posta di consacrare alla Madre del can- poco a poco si perdette la pia usanza, dure i fanciulli, in cui si raccolgono le fatte non poche lodevoli eccezioni per speranze dell'avvenire, venne entusia- alcune regioni d'Italia, fra cui il Pie- stiramente accolta in Torino, e tutti noi monte primeggia, vantando anche To- fummo presenti al gentile plebiscito che rino parecchie di tali esterne testimo- trasse i cittadini in cara fratellanza di nianze, che dimostrano coll'eloquente intenti e di affetti appiè della Conso- prova del fatto le salde credenze dei lata, pellegrinandovi non solo i fanciulli, nostri magnanimi padri. ma pur anco i giovani, gli adulti e per- Ma, come provvidenzialmente avviene fino i vecchi venerandi, a migliaia e a sempre, dall'eccesso del male nasce la decine di migliaia,. tutti santamente in. reazione de1 bene, quindi noi già pos· vidiosi di partecipare al merito dell'in- siamo esultare nel risveglio cattolico con fanzia e dell'adolescenza. . cui il secolo XX solennemente consacra i suoi pacifici albori, facendo omaggio al Divin Redentore coll'innalzar la Croce sulle più eccelse vette dei monti, come sentinella avanzata che sbarri il passo al nemico e come parafulmine che di– sperda i castighi dell'ultrice ira di Dio, attirando invece le superne benedizioni sul popolo fedele, e restandovi a perenne ricordo dell'Anno Santo. L'atto di ossequio a Gesù Cristo non doveva però andare disgiunto da un tributo di affetto a Maria, via misteriosa che adduce a Gesù, canale celeste per mezzo di cui l'eterna Misericordia si compiace di largire i tesori delle sue l * * * Un esimiO e zelantissim,o sacerdote, il Rev.moPadreBajma, Curato di S. Carlo, che guidò al nostro Santuario una pro– cessione edificantissima di circa duemila suoi parrocchiani per conse.crarli alla Oonsolata, espresse un'idea che di buon grado presentiamo ed inculchiamo ai . · nostri lettori. - Percbè, domandò il · pio parroco, non dovrebbe perpetuarsi in modo solenne e duraturo, la spon– tanea consacrazione dei Torinesi alla Con- l solata, che tanti frutti -già .portò di sa– lute nella città nostra? 1 Percl:fè i fedeli che qui convennero ad invocare .su di

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