Missioni Consolata - Maggio 1901
1a - eorrso{ata 79 a migliorare ed ora i parenti ricevono notizia di quasi totale guarigione. . Castelnuovo d'Asti. - SAv IO LORENZO am– malato da tre mesi di malattia che, a giudizio del medico. curante, doveva andare per le l unghe, si mise nelle mani della ConSolata domandando alla bontà di Lei una guarigione, di cui tanto abbisognava per rimettersi al lavoro. Incominciò tosto a sentirsi meglio ed ora, dopo un mesetto, sta benissimo, senza più dover ricorrere a medici nè a medicine. Torino. - NATTA MEDINA, ai 15 di gen– naio 1900, fu colpita da polmonite acuta, in seguito ad altra malattia portante infezione. Fu operata due volte, il 21 gennaio ed il 21 Marzo, ma deperendo sempre più, fu in.fine dai dottori dichiarata affetta da etisia incipiente. La giovane donna, desolata al triste responso, pure seguendo scrupolosamente la cura pre– s crittale, mise la principale sua speranza nella Consolata, a cui cominciò una divota novena. Le preghiere non furono vane. Nel settembre abbandonò i rimedi, e da quel punto il mi– glioramento cominciò a fa~si sensibilissimo, le aumentarono gradatamente le forze fino al presente. Perciò, riconosdentissima, ade_mpie alle promesse fatte con voto. · · S. Funzioni e Visite in Aprile Il mese di aprile nel nostro Santuario è sempre feGondo di sante emozioni. La severa e mesta gra.ndiosità con cui si compiono dal nu– meroso clero le funzioni della Settimana Santa, il devotissimo S. Sepolcro, così ricco di fiori pér cura della benemerita famiglia De-Luca, la soave gioia dell'Alleluja nel Sabbato Santo quando, all'intonarsi del Gloria, ricompare 'la Effigiè venerata della nostra Madre di conso– lazione, il gaudio del solenne giorno di Pasqua, la S. M'ensa Eucaristica continuamente affol– lata durante il tempo pasquale, sono scene che nel cuore dei devoti frequentatori del Santuario lasciano profonda impressione. Altra nota caratteristica ·e non meno con– .:olante di questo mese sono le numerosissime visite dei pii giovanetti e delle innocenti fan– ciulle della Prima Comunione, attratti ai piedi della Vergine benedetta come da un bisogno di metterla a parte della gioia che li innonda, rinnovarle la consacrazione di se stessf e sup- plicarÌa d'avvalorare col suo suggello m~terno le promesse fatte al lo~o Gesù, negli istanti fortunati in cui l'accolsero nei loro cuori. Fra queste visite ci ha particolarmente com– mossi quella delli 8 aprile. Un bel gruppo di piqcoli Congregati di Maria, guidati dall'esimio loro Direttore, il Rev.do Padre Chiaudan'o S. J. i quali dopo. aver fatta la loro prima Comu– nione nel giorno di Pasqua, venivano apposi– tamente da Chieri a farne una seconda ai piedi di Maria Consolatrice e::l a recitare l'atto di consacrazione alla celeste Madre. La compo– stezza e devozione di quei bravi ragazzetti, che avevano compiuto digiuni il viaggio da Chieri a Torino, fu spettacolo oltremodo edi– ficante, ed avrà certo attirato s u di essi e sulle loro famiglie, le benedizioni del Cielo. I tramvieri alla Consolata I tramvieri della Società Belga Torinese, che 'lo scorso anno diedero quel nobile esempio di fede coll'offerta del prezioso ex-voto; per la scampata mortalità durante l'infierire dell'in– fluenza, ·memori sempre del segnalato favore vollero rinnovare l'attestato della loro grati– tudine alla Consolata. A tal fine apersero tra loro una sottoscri– zione, che coperta di più centinaia di firme, fruttò la bella somma di L. 60,35 che il tram– viere Luigi Mirabelli offrì a·nome di tutti pei lavori del Santuario. A solennizzare poi la ri– correnza anniversaria della grandiosa funzione dell'anno scorso, venne celebrata nei giorni 24, 25 e 26 aprile un triduo di messe, con organo e • canto di mottetti liturgici. L'Em. nostro Car– dinale Arcivescovo sempre così amante degli operai, volle presenziarvi il terzo giorno, te– nendo all'affollato uditorio, composto special– mente di tramvieri e loro famiglie, uno di quei tenerissimi discorsi che sanno trovare la via del cuore, e che lasciò in tutti una profonda e salutare impressione, A compimento della cara festa, lo stesso Eminentissimo volle rice– vere, ad uno ad uno, nel cortile annesso al Santuario;tutti i bravi tramvieri e distribuire loro un piccolo ricordo della cara solennità. Agli ottimi tramvieri, che sanno tener alto il vessillo della r eligione e della fortezza, pro– verbiale dei Piemontesi, le nostre sincere con– gratulazioni ed i fervidi voti che la Vergine Patrona di Torino li protegga ognora e spanda su di loro le sue celesti consolaziop.i. ·'
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