Missioni Consolata - Maggio 1901
'' 1.!1 eo.,solata 77 sna supplica, ma il cuore, più che il labbro, la profferiva e non per sè soltanto pregava la buona madre di famiglia. Venne il momento segnato dalla bontà di Maria SS, Un'intuizione repentina, tremenda del pericolo, l'idea di un mezzo sicuro per isfuggirvi, come due raggi convergenti bril– larono alla mente annebbiata della paziente. L'uno è un lampo sinistro, pauroso; l'altro un filo di luce celeste, consol;1trice. « La Consolata sola può serbare alle mie care :figli– uolette il loro unico appoggio quaggiù, la loro mamma ! » dice la ·pia s~gnQra. Chiama premurosamente la suora e con essa, :fiso 1o sguardo sulla santa .Immagine, pronuncia un voto : « Se guarisco, la mia prima visita sarà per il vostro Santuario, o · Yergine Consolatrice : coià presen te~ò un quadro votivo e un' oblazione di L. 20 »- - .Poi, dolcemente.rassicurata, s'abbandona sui gpanciali e continua a ·pregare col cuore. Lo slancio pio sarà stato un'eccitazione febbrile ? n lieto presagio, la pace che ora prova, sarà lo spossamento seguente allo · sforzo mentale, la quiete dell'esaurimento nervoso? I fatti dimostrarono presto che quello slancio era stato piuttosto un'ispira– zione della Vergine, e che quella pace era la prima risposta pietosa di Lei. L'ardore della febbre andò diminuendo; cessò il delirio; sparve poco a poco ogni maligno sintomo, e colei che già stava sulla soglia dell'eternità, tornò all'amplesso delle sue bimbe dilette, vigile custode da Dio concessa ancora alloro avvenire. Nell'aria balsamica della nostra ,collina di Superga, scorse felicementè· il tempo della convalescenza. Tra le tenere cure della sua mamma ed il gaio cicaleccio delle bambine, tornate vispe e gentilmente chiassose, la graziata si faceva una dolce occupazione di leggere il periodico La Consolata : noye n'a– meri ne passò, senza perderne una riga. Quanti compagni·di grazia, d'ogni età, d'ogni pàese, d' ogni condizione ! . E che conforto d'essere del bel numero! .· Il 18 . agosto 1900 ella venne insieme colla madre e le figliuo.lette a scioglier·e il fatto voto. ~elazion.i oompendiabe di' grazie DELLE QUAli FU CHIESTA lA PUBBliCAZIONE (Dal registro delle attestazioni raccolt e in Marzo) Torino. - 0RSOLA BRuNo, vedova CoRI~w, fu colpita da congestione cerebrale. Si era· al principio di gennaio del corrente anno; la notte precede11te l'Epifania lo stato dell' am– malata s'aggravò così, che fu dai dottori giu· dicato . disperato. Le si · amministrarono gli estremi sacramenti. La famiglia piangeva in– consolabile e, non potendo in alcun modo rassegnarsi al pensiero di perdere la venerata e· tenera madre, fece un voto alla Consolata promettendo diverse cose; fra le altre l'inferma protestò che appena avrebbe potuto muoversi, si sarebbe recata al Santuario, ed a costo di qualsiasi sacrificio avrebbe praticata la divo– zione dei Nove Sabati. Da quel momento essa migliorò rapidamente e, malgrado la grave sua età di 71 anno, fu presto in grado di in– cominciare a compiere il suo voto, recandosi . a deporre ai piedi della Vergine l'obolo della· riconoscenza. Messina. - CANNOVALE EUGENIO, sergente nel 24 reggimento fanteria, da un telegramma è improvvisamente chiamato a Messina, per rivedere la mamma sua moribonda, Parte col c~ore .i~ tempest~- In treno gli viene l'isp~ra zwne d1 votare la cara malata alla Vergme Consolatrice, avendo udito narrare· i grandi prodigi che Ella opera nel suo Santuario. ·Giunge a Messina·, corre alletto della mamma ed ha la·gioia inSperata di vederla migliorata, di sapere che il dottore l'ha dichiarata fuori pericolo. Confrontate le ore, tròva che proprio nell'istante in cui egli faceva il voto alla Ma– donna, il dottòre faceva pure la sua dichiara– zione, motivata dal felice cambiamento riscon– trato nella paziente. Richiamato dal dovere al proprio reggimento, il buon figliuolo s'affrettò ·. a soddisfare le promesse votive. · · To.rino. - ~ :NÌia moglie estenuata di forze, affetta da catarro bronchiale e sconvolgimento al quore, si trovava in uno stato grave di salute. Io, unitamente alla famiglia, )Ili trovavo immerso in grande dolore. Decisi di fare una novena, promettendo di far pubblicare la grazia nel bollettino La Consolata e .di mandare una, offerta. « Ed oh, potenza. e bontà di Maria! Pochi giorni dopo finita la novena, l'ammalata mi– gliorò alquanto, .ed ora, se non del tutto gua– rita, ha potuto riprendere le sue occupazioni, . sperando perfetta guarigione. «Profondamente commosso per tanto favore concessomi dalla nostra buona e cara Mamma, Maria Consolatrice, adempio-le fatte promesse. . «MAURO MAZZANTI'». Torino. - VALSANIA CLARA riconosce dalla Consolata la guarigione perfetta della sua bimba Luigina, di tre anni, dalla difterite: Il
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