Missioni Consolata - Maggio 1901
~ - <2of]solata 75 Q~~~~~~··~~===·~~-==·~m&--~~~~0 il respiro libero, il cervello snebbiato é senza torpore indicavano il regolare funzionamento dell'organismo. Dal che, altamente stupiti, i sanitari con· chi:'usero essere il cas2 veramente miracoloso e da ascriversi ad .un particolare favore della Vergine SS., giacche la caduta, per le cir– costanze in cui era avvenuta, doveva· neces– sariament.e avere più serie conseguenze non solo, ma costare la vita al povero tappezziere. Il Griva raccontò che precipitato prima– mente col capo in basso- giusta la posizione in cui si trovava all'istante della caduta– nel rapido e breve suo tragitto in aria, aveva fatto un mezzo giro sopra se stesso, senza sapere come, e che aveva provato un'impres– sione come se egli scendesse lemme lemme, dolceménte come un :fiocco di neve, senza scosse e senza urti sul duro pavimento. Evidentemente erasi avverato per lui alla lettera ciò che dice il Salmista: gli Angeli ti porteranno nelle loro mani. La Regina degli Angioli,.al cui servizio egli lavorava, che egli aveva invocata come' unico scampo nel mo– mento fatale, avevagli risposto dolcemente coi fatti:· non temere, io veglio sui miei :figliuoli..·. Il fatto stupendo fu consegnato, ad edifica– zione e .dolce conforto dei posteri, in un quadro votivo qui riprodotto, ed in pna relazione, che si conserva negli archivi del Santuario, fra i tanti documenti che attestano le gloriose be– n.emerenze di Maria Santissima Consolatrice. Grazia recenti riferita alla sacrastia del Santuario QlfADRI VOTIVI PORTATI IN MARZO N. 51 . \ S. Carlo di Ciriè. - Ai 15 dello scorso febbraio nella cascina Vironda, presso S. Carlo di Ciriè, per causa rimasta ignota, si svilup: pava un incendio nel :fienile. Le.:fiamme, tro– vato un così facile ed abbondante alimento, divamparono in breve altamente, invadendo tutti i corpi di fabbricato attigui. La famiglia del massaro Vincenzo Ma– 'riano, in preda al più grande spavento, uscl all'aperto mandando grida disperate, le quali colla luce sinistra delle :fiamme levantisi al cielo, attirarono in' breve ora dalle campagne circostanti una folla di volonterosi ·e di cu– riosi. Ben presto nella cascina s'ebbe la con– fusione solita in tali casi: un viavai, un vociare, un muggir di bovine, uno schiamazzar di pollame, un arrabbattarsi bene o male dei famigliari e degli accorsi, tra pareri discordi, per spegnere o alm~no limitare l'incendio, intanto che si attendevano più regolari e potenti soccorsi. Ma ogni sforzo riesce vano. Lingue orri– bili e smisurate di fuoco guizzano, .come ser– penti, da ogni lato; l'acqua che si getta in mezzo a quegli ardori, vaporizzandosi rapi– damente, pare stuzzica~ le :fiamme..... Oramai è chiaro che è impossibile domare l'incendio ; si pensa quindi a togliere all'elemento divo– ratore tutto quel che si può: vesti, biancherie, sacchi di cereali, attrezzi rurali .ed utensili domestici ·son portati o gettati fuori e giac– ciono alla rinfusa nel rustico cortile. Il capo-famiglia, che vede così distrutto in un momento il poco ben di Dio da lui ammassato con tanti sudori, è infaticabile nella bisogna,·ed il pensiero della triste con– dizione a cui saranno 'ridotti'·i suoi':figliuoli gl'infonde un coraggio che va :fino' alla teme– rità. Intrepido si slancia in un vano sopra– spante alla stalla, teJ;J.tando strappare alle :fiamme alcune masserizie già ardenti. Improvvisamente s'ode uno scricchiolio, uno schianto; poi il sinistro rumore di un gran tonfo va lontano per la campagna. La volta della stalla è precipitata, travolgendo fra le sue ruine l'imprudente colono. Un grido di terrore, di pietà, di racca– ' .priccio parte dal petto di ogni astant.,e: È per– duto! È perduto! La povera moglie si torce . le braccia in preda alla disperazione, i figliuoli piangono chiamando ad alte grida il padre;
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