Missioni Consolata - Aprile 1901

50 J1l eo.,solata GG~~;M~~~~~~~~·~~~~~~~~~~~~.-.00 necessarie al proprio stato: ecco le pra– tiche suggerite per questa divozione, e · che più efficat;emente servono a-renderei ·meritevoli della benevolenza di Maria Santissima, ed a commuoverne il cuore ~aterno in nostro favore. Ognuno quindi che s'interessi dell'ani ma propria, che aspiri ad ottenere qualche benefizio spe– ciale dalla Vergine Consolata, a meritarsi la sua efficace protezione, accoglierà que– sti giorni come giorni di salute, e come tempo più propizio per attirarsi le bene– dizioni del Cielo. Coloro a cui non sarà dato venire a prostrarsi dinnanzi all'altare della Ver– gine, si facciano almeno premura d'or– nare la loro abitazione' d'una sua divota imagine, e davanti a questa la onorino con assiduità in questi bei giorni con qualche esercizio d.i divozione. Sopra di loro ancora pioveranno copiose le bene– dizioni e le grazie della celeste Madre. * * * Il 'primo dei nove sabati cade in que– st'anno il 20 aprile. Dopo la consecrazione di Torino cat– tolica alla ConsoJata, ben venga dunque l'Avvento Mariano che prepara le anime alla sospirata sua festa, e éolla preghiera, colle offerte, coi pensieri, coi palpiti dei cuori ardenti s'intrecci la fiorita ghir– landa che il 20 giugno· deve incoronare la Vergine Consolatrice quat"Madre pie– tosa e quale potente Sovrana. L'Em.mo nostro Cardinale Arcivescovo si è degnato accordare speciali indulgenze alle or.azioni e pie pmtiche stabilite per ciascun sabato in preparazione alla festa della Con– solata ed estendere le medesime anche a quelli che, impediti di eseguirle in'giorno di sabato. le praticheranno nella domenica seguente, come pure a quelli che le tacessero nel corso del– l'anno per loro divozione. preghiere ·alla Co~solata pel S. padrè _________ *_________ L'Unione Operaia Cattolica torine::;e ha preso una nobile, opportunissima iniziativa, facendosi promotrice, coll'approvazione del– l'Em. nostro Card. Arcivescovo, di pubbliche preghiere per la conservazione di S. Santità, il grande Pontefice Leone XIII. 4- tal fimi venne stabilito che nell'ultimo sabato di ogni · mese, alle ore 8, si celebrerà all'altare della Consolata una Messa coram SS. e Comunione generale, seguita da speciali preghiere. . . Quale gradimento abbia incontrato la bella proposta, e quale eco abbia trovato nel cuore della nostra cittadinanza, ben lo provò la prima funzione impetratoria, celebratasi lo scorso sabato, ultimo di marzo. Il Santuario era affollato di persone di ogni classe sociale, uniti da uno stesso affetto verso il Padre comune delle loro anime, da un solo desiderio: quello di vederne prolungata l'esistenza pre– ziosa. Nìuno è che ignori quanto il regnante Pon– tefice abbia operato nell'instancabile sua at– tività pel bene della Chiesa in 23 anni di glorioso pontificato. Gli stessi nemici della nostra santa Religione, sono obbligati a ren . dere omaggio alla sapienza ed alla fortezza del più illustre vegliardo del mondo, ed a riconoscere che su di lui ·si riverbera un raggio di quella Divinità, di cui egli è il rappre– sentante sulla terra. La divina Provvidenza pure permettendo ai giorni nostri, per i suoi adorabili fini, la più atroce e spudorata guerra contro la Chiesa cattolica, dispone coi mezzi più opportuni che la stessa lotta titanica dell'inferno contro il regno di Dio si svolga nel modo più glorioso , per la sua Chiesa, arra di quell'assistenza divina che deve portarla immancabilmente alla vittoria finale. Uno di questi mezzi provvidenziali, nella seconda metà del secolo testè spirato, fu la prodigiosa longevità dei due Pontefici susci– tati a g~idarla; Pio IX, detto l'angelico per la sua mitezza invitta, e Leone XIII, vero Leone di Giuda per la prudenza e forza con

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