Missioni Consolata - Aprile 1901
J...p 8o11sotata 63 QQ~~~~~=~~~--~~C?-~~--~~--.oo ·sera stessa, adagio adagio, cominciò a miglio– rare, tanto che a mezzanotte era fuori pericolo; ed in seguito si ristabilì pienamente. Prego pubblicare quanto sopra, affinchè si sappia sempre più che la Ve rgine misericotd1osa, dis~ensa grazie anche ai meno devoti; che tutti chiama e tutti accoglie coloro che in Lei pon– gorw la propria fiducia. «PIETRO MARANZANO ». !' Torino. -I coniugi PERIN-BERT, furono colti ~·· da nevralgia al capo, di natura così maligna che due dottori non riuscirono a liberarneli. Ma votatisi alla Consolata, con promessa di far celebrare una messa e d'a<'costarsi alla Sacra Mensa, in breve tempo guarirono. Adero- ~ pito il voto, ringraziano pubblicamente la be- ,.~ ned.,tta Fonte d'ogni grazia. ~ Torino. - ALESSI MADDALENA, per due tu– mori al ventre, era ammalata gravemente già fino dalla primavera del1900, co,;icchè quando, ~ nell'ottobre -del medesimo anno, entrò all'Ospe– dale Mauriziano, era ridotta -in così misero stato, che quei valenti dottori titubarono assai prima. di decidersi alla nec,essaria operazione. · In questo frattempo il marito e le figliuole della paziente la raccomandarono di cuore alla Consolata, avvalorando le preghiere con voto. Infine fu fatta l'operazione ed ebbe esito felice; quando le figliuole vennero al Santuario a sciogliere il voto, ciò che fu ,il 27 del p. p. gen– naio, l'Alessi si trovava ben avviata a sicura guari~ione. Torino. - FASANO ADELAIDE 1 affetta da gravi dolori artritici, che il medico curante aveva pronosticato doverla ancora tribolare più mesi, dopo due divote novene fatte alla Consolata, ottenne la guarigione Ricono– scente, vuole si pubblichi il favore ottenuto. Drnent. - In sul cominciare del 1899,.-AL– BINA APAP ved. BOLOGNINO, fu colpita, nella avanzata età di 85 anni, da polmonite gravis– .rima. Il male, facenrlosi gigante, peggiorò al punto che il giorno dell'Epifania le si ammi– nistrò l'Estrema Unzione. Le . sue fi~liuole Felicita ed Em;ichetta, in quei momenti d'an– goscia, radd··ppiando le preghiere, la votarono alla. Consolata. Ed ecco. che in luogo della. ca– tastrofe, che pareva inevitabile, sopravviene un leggero miglioramento, si calma la puntura a.l costato, e progredendo via via, la malata arrivò a perfetta guarigione. Ella e le fi\('liuole, riconoscentissime alla Consolata, desiderano darne pubblica lode, col loro ringraziamento umile e devoto. · Torino. - . PAVIOLO GmsE'lPPINA, da Vussiat (Francia), dove ora si trova, ci scrive: « Nel febbraio dell'anno 1!:100, mi trovavo gravemente inferma con forti mali di capo, che il dottore dichiarò effetti san~uigni Stetti in cura rigo– rosa fino alla fine di maggio, senza provare alcun miglioramento, anzi le forze mi dimi– nuivano, tanto che in fin,.. il mio male ·fu di– chiarato incurabile. Fu allora rhe mi venne l'ispirazione di invocare la Consolata, facendo celebrare una messa al Santuario. Da' quel punto, mi trovai tutta cangiata ; una calma foriera di ben essere si impossessò di me, mi sentii sollevata dei miei mali; l'indomani potei andare io stessa alla messa al Santuario, · e d'allora in poi continuai a progredire fino a completa guarigione ». Torino. - OAVALLERI MARTINA il giorno 3 agosto 1900, ebbe una emorragia, per la quale temeva di doversi sottoporre ad un'operazione, e co-i forte che quasi non osava aver fiducia di ottene re dalla Consolata la grazia di 11scirne a bene. Ma pregò fervorosamente, prome1{,tendo un'offerta, e la grazia le venne accordata pronta e piena, come attesta sciogliendo la fatta pro– messa. Ala di Stura. - MARONESA L UDOVICA, fan– ciulla di dieci anni, da acuto dolore sciatico fu tenuta un intero mese a letto. I rimedi·a nulla valevano; allora la mamma raccomandò la pic– cina alla Consolata, promettendo una mes>a. Dopo le calde preghie-r e, con pochi e vol~ari rimedi il male scomparve ; mamma e figliuola riconoscenti alla Vergine, compiono la pro– messa. Siracusa. - LINA OREFICE un amore di bam– bina bienne, fu colpita il mese scorso da gastro– enterite, che in pochi giorni la ridusse in fin di vita, essendo riuscite inefficaci le assidue cure del medico e le affettuose sollecitudini dei genitori. Ma una·sera,quando proprio ogni spe– ranza di salvezza era perduta n ell'animo di tutti, la. madre, derelitta e straziata da ineffa– bile angoscia, votossi fervorosamente alla Con– solat~t, chiedendole con fede la salvezza della sua diletta bambina, che è anche la sua vita, in seguito alla perdita d'un'altra bambina quat– trenne. Ed ecco che la notte stessa, con gioia e me– ravi~lia di quanti assistevano, la bimba rin-. venne a vista d'occhio, chiamò per nome gli amati genitori e chiese con insistenza gli ali– menti, c he fino allora non e ra stato possibile farle ingoiare. La mattina seguente il medico, che la sera innanzi non nutriva più speranza alcuna, la trovò fuor di pericolo. Quel che la scienza non aveva potuto rag– giungere l'aveva. ottenuto la fede ,e il voto · d'una madre. . Torino. - CATERINA SERVETTI offre L. 5 alla Madonna della. Consolata in riconoscenza d'averla guarita, senza dover ricorrere a dolo– rosa operazione, che pareva inevitabile, e prega caldamente la Vergine misericordiosissima a. continuarle la Sua prottzione. Gassino. - GoBETTI TERESA vedovaRONCATI, nel settembre del 1899 ebbe lo spavento di veder colta una nipotina che teneva presso di sè, BORIONE LUIGINA di 5 anni, da polmonite gravis.<iitna che, per giunta, minacciava di com– plicarsi con tifo. La povera zia, sul pauroso responso del medico locale, decise di partire tosto pèr Torino per tornare col padre deHa
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=