Missioni Consolata - Marzo 1901
r Q.' * * * Fe:rvet opus l Ecco il significata della terza incisione che illustra" queste pagine. (Vedi pag. 41). I ponti, le armature salgono su, su, inneggiando alla fedè, alla pietà, a Maria, per il cui .onore l'opera monumentale s'è in– cominciata e, a Dio piacendo, si condurrà a termine. Fervet opus! Ferve illavor~, ferve la di– vozione, ferve la prece, ferve l'am01:e, che si esplicano nelle continue grazie e nelle quo– tidiane oblazioni. Quale migliore epilogo al secolo XIX ? Quàle saluto migliore. al secolo XX, in cui la Consolata fa il trionfale. suo ingresso, de– stinandolo a campo glorioso delle sue divine vittorie? Le Funzioni di Gonsaorazione FUORI DI TORINQ Le belle, commoventi funzioni di consacra– zione celebrate nel nostro Santuario, .trova~ rono un'eco gentile in quelle compiute fuo~i di Torino. Molte 'relazioni ci giunsero da ogni parte d'Italia, in cui il ' culto della Vergine Consola:trice' è con tanto zelo ,promosso e cal– deggiato da pie ed égregie persone. Fra que– sti zelanti proì:notori della divozione alla Con– solata segnaliamo con ricònoscenza La Vem Roma, periodico settimanale'.che si pubblica . in Roma, è che merita tutto l'appoggio dei sinceri cattolici, sia per ~a sapie~te fortezza con cui èombatte per la causa della Reli– gione e dei diritti iinprescrittipili della Santa Sede, sia per la forma letteraria corretta e spigliat~, sia per l'acèurate~za. tipografie~ e le copiose illustr~zioni. Qu~sto 'ecyellente pe~ riodrco, nèl' :numèr~ del 27 fèbbraio, p\:-o~se un P,ellegri~aggio spirituale ai nostro San: tu'ario, invitando l suòi lettori ad unirsi in 39 o ispirito alle schiere di fanciulli e fanciulle, che praticavano in quei giorni l'Atto di Con– sacrazione alla Consolata. E la sua proposta non cadde vana, perocchè ci giunsero' tosto dall'eterna città e. da molte parti d'Halia nu– merose suppliche di grazie da presentarsi al– l'altare della Consolata, la .quale, 'com'è ge– nerosa coi suoi 'torinesi, così, ne siam certi, saprà premiare la fed(il dei nuovi figli che da lontano a Lei ricorrono. Tra le tante relazioni di funzioni compi·ute , fuori di Torino per l'Atto di Consacrazione, ci limitiamo ora a riprodurne due, dolenti che lo spazio non ci perme'tta di trascriverle tutte nella loro integrità. / Da }liluno. - « Nella Cappella dell'Isti- tuto femminile Bianchi, il 27 gennaio u. s. si r~ccoglievano ' le educande per fare l'Atto di Oonsacr~zione . alla Vergi.ne Consolatrice. Sull'altare pamto a ·festa campeggiava la di– 'vota immagine della ·Consolata, a cui si con– vergevano tutti i cuòri. Era 'vicino il momento d'esiderato a lungo, e dovuto alla pietà impa– reggiabile della Rev.'Direttrice, Suor Celestina, ed allo zelo illuminato del vénerarido Marchese ' / D. Luigi Cornaggia. Questo. dégnissim~ sacer- ' dote celebrava il S. Sacrificio mentre le allieve, accompagnate dall'armonium, alternavano sa- cri cantici e mottetti. Il momento della S. Co– munione, a cui tutte si 'accostarono, fu commo– ventissimo. Erano cuori purificati 'néll~vacro . della penitenza, che si preparavano a darsi a Maria, ricevendo Ù loro Dio. CJo:in.'e Mari'a non li avrebbe graditi ? - . . « Quan~o fu presso il mòmento solenne della Consacrazione, il pio Ministro del Signore si volse a tutte quelle divote fanciulle, e con pa– r~le soavi di pietà profonda le trasportò nel caro Santuario della Consolata a Torino, e tl'a– sfuse in esse i suoi sentimenti di, figliale e . tenero ossequio alla Madre di consolazione, quali aveva provato egli stesso ogni volta che fu a visitarla nel suo Tempio prediletto di Torino. Parlò della potenza di Lei, celeste Re– gina, e dell'atto solemie che avrebbe attirato su tutta la comu~ità i favori più eletti. · « Cadeva:J?.O le s'ante parole nei nostri cuori ane~anti a dàrsi tutti a Maria i. e furono i cuori, più: che le labb'ra, a recitar l'atto di consacra– zione, che il piissimo sacerdote lesse con voce
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