Missioni Consolata - Marzo 1901
1l1 <2onsolata 37 0 Perciò- nel 1861=:-:ell'Al tar~~ nu~de, che serba le i:. ·giore, nell'ambulacro che attorniava il San- pronte del Guarini e del Juvara. tuario, si aperse una cappelletta semicirco- Senza alterare le linee generali del sacro lare, ed in essa vennero effigiate maestrevol- edifizio, si cercò, per quanto era possibile, di mente dallo scalpello di Vincenzo Vela le ricondurlo alla prima sua forma, e per dare auguste Doline, tanto amate e compiante, maggior solidità e resistenza alla decorazione genuflesse in divota preghiera. generale, si rivestirono in pietra di Saltrio i ** * capitelli e le basi delle paraste nel tambur'o della cupola, gli zoccoli ~ le cimase dell'attico soprastante, l' intera decorazione dei so:ffit- • toni sorgenti da tale attico, .e che della cu– pola sono ornamento originale e bellissimo, tutti i davanzali, i parapetti della galleria sopra la chiesa di Sant'Andrea, e i contorni delle molte finestre che non avevano cornice Intanto avviCmavasi una data solenne, il 20 giugno 1879, in cui compievasi il fausto Cinqy,antenario dell'Incoronazione di Maria Consolata, ed auspice l'approvazione e l'inco- , raggiamento di Monsignor Lorenzo Gastaldi, ·allora arcivescovo Q.i Torino,. un Comitato l di egregi signori, si diè alacremente a rac– cogliere offerte,_colle quali si procedè a nuove indorature, 3.1 cambio d' invetriate, al rive– stimento in marmi di pareti interne ed al restauro, e in parte rifacimento, dei dipinti della cupola e del presbitero dovuti al Galli 1 ed al Crosato della buona scuola 1taliana. f muraria. All'intero perimetro si applicò inoltre un massiccio zoccolo di pietra di Val Susa, e tutto l'esterno della chiesa venne circondato con un'elegante e s~!ida cancellata di ferro. Un altro lavoro di grandissima importanza, fu il rinnovamento di tutta la copertura della cupola e quello dei tetti d~l presbitero e Preceduta da grandiosa novena , la ·cara festa venne salutata nella sera della vigilla' da generale illuminazione della città. . Le sacre funzioni celebra.te dagli Arcive– scovi di Torino e di Vercelli attrassero una 1. delle due chiese. Il piombo, per molta parte i guasto e rabberciato, fu cambiato di sana ·~t, pd~an~a; le t 1 ~~ole si sostituidr?n1o" 5con _ 1 las 1 ~re moltitudine stragrande che, rigtu:gitando dal tempio, riempiva letteralmente le adiacenze, rendendovi impedito ogni transito: La .magnifica processione, che invano al– cuni sciagurati tentarono di funestare con disordini, si svolse senza gravi inc~denti fra il giùbiio universale della popolazione, ac~ corsa riverente al suo passaggio per salutarvi la Trionfatrice dei cuori. * * * Col volgere degli anni Torino s'ingrandìva, si abbelliva, e nuove chiese si innalzavano, mentre le antiche si adornavano secondo le ' moderne esigenze dei tempi. - Il Santuario della Consolata sentiva mag– giormente la necessità di riparare ai danni dei secoli per guardar sicuro l'avvenire, ed a ciò-saggiamente provvide l'attuale Rettore, canonico Giuseppe Allamano, incàricando nel 18!:34 il valente architetto ingenere G. B. Fer– rante ai portare a compimento l'insigne mo- 1 p1e~ra, e. mgente "Spesa 1 ~ m1 a 1re ~ che importarono questi ristauri ed abbelli– ~ ~ .. , menti, condotti a termine nel 1885, fu come il suggello della rico'noscenza dei Torinesi aUa loro Consolata per la liberazione dal cholera nel 1835, della quale appunto si ce– lebrò nel 1885 la prima ricorrenza cinquan– tenària con feste solennissime, che i nostri lettori ricorderanno tuttora con tenera com- mozione. * * * Le buone idee non: sono mai sole, ed ecco allora nascere il divoto pensiero di far sor– gere una ridente aiuola di piante e di fiori nello spazio compreso fra il cancello di cinta ed il Santuario. Per iniziativa dell'esimia Contessa Elena Ceppi molte pie signore Torinesi si adunano in Comitato e costituiscono una Pia Associa– zione pel Giardino della Consolata, che be– nedetta con ispeciale rescritto e indulgenziata da S. E. ii Cardinale Gaetano Alimonda,
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