Missioni Consolata - Marzo 1901
46 J11 8ot)solata Q&--~~~~~~~~~~~~~--~~~~0 amma,Iate? Fra tanto patire la povera Roscio dimagriva asl occhio, nè aveva altro sollievo se ~on quello di offrire le sue pene alla Ma– donna, sopportarle rassegnata per amor suo e intanto pregare, e far pregare per i suoi bìm~i, per sè stessa... Su~ principio di settembre scrisse al Ret– tore d~lla Consolata sollecitando le preghiere dei fortun~ti che hanno in custodia il bene~ de,tto .Santuario di Maria, la taumaturga di Lei effigie. Poscia, sfiduciata di ogni rimedio umano, si decise di tralasciarli .tutti, abban- ' donandosi completamente alla bontà della Madonna. E, cosa mirabile! Pochi giorni d~ppoi _si, senti notabilmente meg\io, e seb- 0 qene non ce~sasse di penare, di affaticarsi per i bimbi, progredì neJ miglioramento,- tanto che in breve fu perfettamente libera dalla àr.trite. La perdita del. -sup angiol?tto, vo'lat~. a~ Cielo, l'accasciò .pr.ofondamen~e; il pericolo d.egli altri due. ~ncora le tolse il· sonno e lo appetito; le fatiche di un trasloco la stan– c~rono a,ssai,-malgrado però queste circostanze sfavqrevoli, malgrado E avanzarsi <_lella brutt~· stagione, .il male n?n la riprese, come forte- mente si temeva. !Un distinto dotto;e con CJli eli ebbe oc– casione di .parlare,. dichiarò che era comple– tamente guarita, sebbene la sua artrite fosse stata una di quelle in regola e completa. Anche ~ due bimbi guarirono benissimo, La riconoscenza della pi!;t donna verso la Con– solata è ora infinita; e per dimostr~rgliela nella miglior maniera possibile, inviò, a~nuente ben volentieri il marito, un'offerta al Santuario, con umile supplica che a tutti si renda noto quan~o la Vergine SS. operò m suo favore. ~~&JJIP~~m ~elazioni compendiate di grazie . DEllE QUALI FU CHIESTA LA PUBBLICAZIONE (Dal registro delle attestazioni raccolte in Gennaio) Torino. - Il capitano di marina ERNESTO CHIOTTI da una m.tlattia di febbri perniciose, _fatta due anni or ·sono, ebbe un residuo di lunghe e dolorose conseguenz_e, trà cui un co– sidetto vespaio al collo, assai pericoloso. Vo– tatosi alla Consolata, ottenne guarigione per– fetta e stabile da ogni malanno; scioglie perciò il · suo voto portando àl Santuario un magni– fico .cuore. Torino. - «La sottoscritta, veramente grata per la guarigione ottenuta dopo aver ricorso alla Vergine benedetta - Consolatrice degli afflitti - sente ora potente il bisogno ed il dovere di renderne pubblica testimonianza, mentre prega l' Altissimo di gradire l'umile ma sincero omaggio della riconoscenza · che per tale grazia serberà imperitura. « EsTER ToRRETTA ». Torino, - ROVERA CATERINA, guarita di nevralgia iste1·ica, per cui già era stat;t sacra– mentata, porta un cuore alla Vergine Conso– '· latrice, in rendimento di grazie. l• Torino. - CUMINETTI BIANCA, di 16 anni, fin da bambina aveva male ad una ga~ba per certi f:umori freddi, 'i quali però da otto mesi in qua erano cresciuti e divenuti cosi dolorosi, ' che la fanciulla dovette essere trasportata al- f l'ospedale Cottolengo. Quivi un distintissimo sanitario sentenziò essere neces,ario procedere a grave operazio!le· La mamma, spaventata · a tale annuç~zio e temendo un esito letale, - fece voto di offrire un cuore alla Consolata, se il male della sua Bianca si risolveva senza operazione. Dopo pochi giorni la fanciulla si trovo? così migliorata, che il dottore depose _ ogni pensiero di operarla. E~sa, visibilmente protetta dalla Vergine SS., andò sempre pro– gredendo in meglio; ora già ha deposta una gruccia e spera di deporre presto anche l'altra, sciogliendo colla mamma sua il voto alla Con– solata. Torino, - BASOLETTO LORENZO, assogget– tatosi ad una dolorosissima opemzione per la asportazione di g-hiandole al coll0 1: si ~rovo in grave pericolo di vita. La madre desolata di perdere il figlio nel fiore del suo ventunesimo anno, ~aldamente lo ;racco;mandò alla Conso– lata, ed t'lbbe la gioia di riaverlo guarito. Offre in: ringraziamento un cuore. Torino. - Il bimbo GIUSEPPE CAPRIOLO, di '40 giorni, in seguito a gastrite originata da forte indigestione di latte, fu preso da· atroci convulsioni, seguite da spossamenti così pro· l ! fondi e prolungati da farlo credere morto. In ta·{e misero stato il povero piccino si trovava da ben otto giorni; i dottori chiamati a cu– rarlo, dopo avere invano esperiti i riJUedi del- ~; . l'arte, l'avevano dato spedito. La mamma de– solata, come soltanto le madri possono inten- dere; dispe:rando ornai d'ogni soccorso umano, ~I l mise nelle mani della Consolata il suo pargo– letto, votandoglielo e :eregandola a salvar– glielo, seppure però Ella vedeva che egli do- l vesse crescere buono e virtuoso..... Il {!iccolo , Giuseppino da più ore giaceva come morto: ma, dopo il voto, ecco che si ridesta piangendo e cercando la mamma sua. Da quel punto ce~sò l -
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