Missioni Consolata - Marzo 1901
1ll 8ortso(ata 45 :vecchio ,:nd:::te,:'altr~~proprio tr:~~ ten~ra divoz:=ante volte l'ha pro- le gambe della mula. La povera vecchia tetta in mille frangenti della vita. -cadendo ebbe da un gancio lacerate le vesti N è quello fu l'ultimo favore da lei otte- -e la gamba con ' esse. Il sùbito dolore del nuto, in ricompensa del culto affettuoso tri- -colpo e di quella ferita, la immobilizzò in butato alla Vergine SS. Sul finire dello,scorso una posizione da cui non poteva scorgere' il giugno, la buona, ma tribolatissima donna, nipotino, sfuggìtole di mano, che non udiva fu presa da seria artrite, la quale, comin- nemmeno a piangere. Vedeva però il vecchio ciatale dai piedi, le invase in breve tutte le -cugino tempestato di calci, immobile, sangui- articolazioni fino alla punta delle dita delle nante..... - Oh Dio, Dio mio, aiutatemi! son mani, dandole atroci dolori e rendendole dunque q1Ji fra due morti? Oh Maria Con- estremamente 9-ifficile ogni movimento. Per solatrice, abbiate pietà di me, datemi forza! colmo di sventura ciò le succedeva mentre L'invocazione fervente, disperata è esau· aveva tre bambini ammalati. dita. Una forza sovrumana rianima la deso- Svegliandosi il mattin?, dopo qualche ora lata: si alza, trova il povero Giacomino boe- di sonno penoso, la infelice madre sentivasi coni, colla faccia tutta.insanguinata, ma per piombata nel letto, e, come ella s'·esprime, il momento si limita' a deporlo sul ciglio immobile. D9po lunghi sforzi, le veniva fatto della via, fuori della portata del veicolo: urge di muovere le dita, e poi la mano, e poi di soccorrere il disgraziato che è sotto la tem- alzare un braccio..... Cosi, poco a poco, riu- pesta dei calci e non dà più segno di vita..... sciva ad alzarsi, a vestirsi, a trascinarsi Ma le forze non le bastano ad estrarre il presso i letticciuoli dei bimbi. Incominciata povero uomo..... - Ah, Madonna Santa della la faticosissima giornata, dolorando, spesso Consolata, aiutatemi, aiutatemi!..... piangendo suo malgrado, se ne andava su e Oh, ecco un viandante! È Lei che lo . giù delle scale, avendo la cucina al piano manda..... Ecco ancora un rumore di ruote! terreno e le camere al secondo piano, atten- È il secondo veicolo coi parenti. Tutti si ·dendo alle faccende con spasimo inenarrabile. precipitano al soccorso.....· Il vecchio condut- Si aggiungevano le apprensioni terribili per tore ha un orecchio staccato e pendente, un i bimbi, dei quali infatti il minore, Luigino, occhio enormemente enfiato; è tutto pesto, poi le morì; si aggiungevano dispiaceri di liv;ido, sanguinante. Vien portato presso il famiglia ed i timori destatile per la sua ma- fosso, lavato; il freddo contatto lo riscuote lattia dai racconti di amici e conoscenti. àlquanto : - Che sollievo , grazie Vergine ~ Povera donna, le si diceva, ne avrà per Santa! Ora a Giacomino..... - La povera un pezzo. Il tal dei tali fu· da un' artrite nonna s'accorge allora che l'ha messo in un come la sua teU:uto a letto tre mesi; la tal luogo, d'onde avrebbe potuto scivolare nel- altra sei mesi; un altro, ancora se ne risen, l'~cqua del fosso e annegare. Rabbrividisce tiva due anni dopo. -- Quello che più la a pensarci. Ma la Consolata ha provveduto spaventò, fu il fatto narratole da una donna anche a questo. Il piccino è terribilmente il cui figliasko, giovane aitante e robusto, impressionato, ma non ha lesioni; il sangue dopo aver gridato sei mesi per una tremenda di cui è intriso gli è uscito dal naso. Alla artrite articolare, fu colpito da meningite, meglio 'si ritorna tutti alla cascina, i fore- divenne pazzo ed ora si trova da due anni stieri ripartiranno il domani. al manicomio, senza speranza di guarigione. Noi sappiamo il resto. La Roscio, pur pian- I rimedi usati fin da principio, le cure, gendo e tremando alla tragica narrazione, si non Jlervivano a nulla; il riposo, che forse sentiva man mano trarre in alto la mente le avrebbe giovato, le era impossibile... Anche ed il cuore. Ancora una grazia - e come se le circostanze materiali fossero state più grande! - della Consolata, a · cui fin ·dal- favorevoli, come può una .mamma star lon- l'infa.nzia, sull'esempio materno, professò una tana dalle· sue · creaturine pericolosamente
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=