Missioni Consolata - Marzo 1901

44 J1l eo.,solata grazioso bambino di circa ·cinque anni. Li aveva accompagnati la madre di questo, la quale dopo aver loro cercato un buon posto, dopo averli baciati affettuosamente, pur non sapeva ancora staccarsene. - Buon viaggio, mamma. - Sii bu~no, ·Giacomino; ricordati di star ben vicino alla nonna. Non sporgerti dal carrozzone, veh! - E le raccomandazioni erano sottolineate da sguardi carezzevol– mente ansiosi. Si sarebbe detto che a quella povera donna il tram stesse per portar via il cuore dal petto. Ma andavano, dunque, tanto lontano quei ·suoi cari? In America forse? Ohibò! Andavano semplicemente a passar due giorni presso parenti, a Casta– gnole, dove l'indomani ricorreva f' annua festa patronale. Quella mamma era forse una sdolcinata, una nevrotica di quelle che vedono tutto nero, tutto grosso, che s'affannano per ogni ombra, per ogni frasca che muove? No, no: FRANCESCA RosaiO aveva ben altro che fan- tasticherie pel capo, carica com'era di lavoro e di fastidi, con una nidiata di bimbi da tirar su. Egli è che proprio quella partenza, voluta dalle buone relazioni di famiglia e giuliva per il bimbo, la inquietava in modo ch'ella non sapeva spiegare a se stessa e destava in cuor suo tristi presentimenti. Quando il tram si mosse, ella ripetè fervidamente in cuore l' invocazione già tante volte proferita in quel giorno:- O Vergine Consolatrice, cu– stoditemeli voi! Unicamente fidando nella Madonna, la Roscio passò relativamente tranquilla la do– menica, ma il lunedì successivo, aspettando la sera, non poteva trovar. pace. Annott~, giunge l'ultima èorsa: nulla, nessuno! La ) povera madre passò la notte senza toccare il letto, piangendo e pregando. - Qualche disgrazia deve certo essere accaduta, perchè la cara vecchia, la mamma sua, mai e poi mai ha 'dormito fuori di casa il lunedì, do– vendo, ella che sopraintende al negozio, pr.e– pararlo per il mercato del ·giorno seguente. Il matti,no del martedì, colla prima corsa; gli aspettati .arrivano. Oh, sia mille volte lodata la Vergine Consolatrice! Però son pal- lidi, abbattuti, benchè si dimostrino tran– quilli ed allegri. '- Che cosa è accaduto? Si sentono male?..... - Nulla, nulla. -Ma piu tardi il bimbo vien fuori con qualche parola;: l'ottima vecchia non sa infingersi: la verità viene a galla. Essa racconta: Passata la domenica a Castagnole, secondo· il programma fissato, si reca l'indomani ad una cascina dei dintorni a trovare altri pa– renti. Questi, nel pomeriggio, dovendo ac– compagnare pure un'altra cugina abitante· da quella parte, le ·propongono di condurla. in hiroccio fino a Vigone, abbreviandole così. il viaggio in tram. La proposta è accettata. per non rifiutare una cortesia; si parte in due veicoli: in uno, avviatosi prima, lei col bimbo, condotti da un parente settantenne ~ nel secondo la cugina coi figliuoli. La mula attaccata al biroccio era, come seppe dappoi. una bestia ombrosa, che guai a 'toccarle le zampe! Dopo pochissimo cammino si disgiunge qualche pezzo della bardatura, che proprio, pendendo, va a solleticare le zampe di dietro della mala . bestia. Subito essa s'impenna. furiosamente, prende un pazzo galoppo e via,' come se avesse le ali. Il hiroccio descrive sulla via dei grandi zig-zag, oscilla come una barchetta sui marosi; terribili scossoni mi– nacciano ad ogni momento di buttar a terra. i disgraziati viaggiatori. La povera vecchia., aggrappata con una mano alla sponda del veicolo, rattiene coll'altra Giacomino, che strilla convulso, disperato e vuole saltare a terra; bada a sal vario dai calci che la m, ula, pur correndo, sferra di quando in quando e intanto supplica incessantemente: - Oh Ma– donna s~nta, o Consol,ata benedetta, pietà. aiuto! - La via è deserta, nessun soccorso umano è in vista - Oh Vergine Santissima, mandate qualcuno! Finalmente il quadrupede infuriato, al– zando le zampe per trarre calci, . s'impiglia nella .catena. del biroccio e cade, Il contrac– colpo dell'improvviso arrestarsi del veicolo: lanciato a tutta corsa, 'com'era inevitabile, sbalza a terra con impeto i viaggiatori: il povero Giacomino colla nonna da una parte~

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