Missioni Consolata - Marzo 1901
1.!1 <2of1so{ata 41 . e negli occhi ancora un po' stanchi un sor– riso ·di pace. Iddio aveva accettata .l'offerta del padre e l'aveva benedetta. E il padre frattanto? Ah, egli aveva rin– graziato il suo Dio nel momento della prima espansione, ma poi aveva discusso il suo voto. La sua anima orgogliosa si rifiutava di adem– pierlo. ' Egli credeva di poter supplire con buone opere, con pietose elargizioni ai po- ~ veri. Ma la coscienza· non si quietava. Ed ecco l'ultima domenica del tempo Pasquale. Egli entrò, combattuto, in una chiesa.. Ohi sa? C'era l,ì presso un confessio– nale, e il suo buon Angelo lo spinse da quella parte. Alla balaustra molte anime pie aspet· tavano il Pane di vita. Che fare? Decidersi - e poi? e il mondo? E gli apparve tutto il ridicolo che il mondo avrebbe riversato su di lui. Certo, era una puerilità. Al con– fessionale si alternavano i penitenti ne ve– nivano via tranquilli, sereni, raccolti, si portavano alla balaustra, facevano la Oomu.: nione. - No, lui non si sarebbe mai ingi– nocchiato là, mai. Oramai avéva deciso; e usci: di chiesa, in furia. Il demonio aveva vinto, e il pover' uomo sentì una specie di tran- Il Santuario ·della Consolata al · 1 o gennaio 1901 quillità in cuore, si sentì libero, e perchè la tentazione non lo pigliasse più entrò da un pasticciere. ·- Quando avrò mangiato un biscottino, non penserò più alla Comunione . -disse. Entrò, prese un dolce, e mentre l(} mangiava vide dall'altra parte della via il. suo bambino colla bambinaia. Allora uscì dl;l-1 negozio. Il bambino lo vide, si slanciò verso di lui, gridando : Ah babbo, babbo, che ha. comprato i dolci ! ..:._ Non aveva finita l'ul-
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