Missioni Consolata - Marzo 1901

40 J.!l eo.,solata c:mossa·::an:·~~la c:detta*e~gie. ·~~~ :Altri Isti==o si vanno prep: pie fanciulle nel ripetere quelle commoventi · rando a eguire il nobile es·empio, per moSJ.o espressioni sentivano l'anima come ad aprirsi che l'inizio di questo secolo, anche per. Savi- ad una gioia .insolita ed inesprimibile. f gliano sarà contrassegnato da una graziosa «La Benedizione col SS. Sacramento terminò fioritura d'atti d'ossequio alla Vergine, che non la bella, indimenticabile funzione, lasciando in mancherà di spandere le sue benedizioni sulla tutte la convinzione dolcissima che lo sguardo : diletta. nostra città». eli Maria SS. Consolatrice seguiterà a proteg– gerle e benedirle· nelle peripezie della vita». Da Savigliano. ~ Il pio e zelant.e teo– logo Peyretti, canonico penitenziere di quella Collegiata, che della divozione alla Consolata è ardente propagatore, ci scrive: ~ « In tanto concert~ di cuori acclamanti alla ' • gran Madre delle consolazioni, doveva star- . sene muta ed inerte la nostra Savigliano, la · città che pure ha per patrona e regina Maria Santissima? Ecco·i.l perchè noi, procuratoci un magnifico quadro.della Consolata, · l'abbiamo : esposto nella Chiesa !'lel~'Istituto S. Famiglia, . ornato con drappi, fiori e doppieri, in modo da ·, ricorclarci, sebbene alla lol\~ana, il. Santuario , torin,ese. E qui, a' piè, cliMaria Consolatrice ,. vennero·per le prim~ a eompiere solennemente l'Atto di Consa;cra~ione .le signorine alunne , della Scuola .di Religione, g,iovecli 7 febbrl!'io, ~ alternandos(co~ cal\t,O del Mille volte benedetta, , il fervorino, l'atto di consacrazione, l'Ave Maris . Stella e laheneclizione di i SS. Saqra~ento. Se-·, guirono sabato sera ·col medesimo ordine le , Ospizie dell'Istituto, assistite dalle venerande , Suore. Domenica mattina venivano le alunne .. della Scuola festiva colle lç>ro maestre, in nn- . ' mero di 60; nel pomeriggi~ le. a;lunne cl,ell'Qra~; torio festivo in numero di·.140,; più tardi, dopo · le funzioni parrocchiali, la _pia· U~ione ' delle . Figlie di Maria e le alunne delle· Conferenze domenicali. Si presentav~no ~ai lùU:e.dì.Je alunne del Laboratorio e le alunne delle Scuole interne Elementari e Complementari. « Il primo ciclo dei divoti pellegrinaggi si chiudeva giovedì 14, colle Luigine, Scuola di canto di fanciulle. Assistite dalla direttrice signora Pignata, maestra municipale, ornate .della loro graziosa divisa, esse eseguirono con singolare maestria il canto delle Litanie ed il Tantum Ergo, preceduti dal ferv~ri~o ~ dal-· l'atto di consacrazione. Alle Luigine si unirono pure alcune classi femminili delle Scuole mu– .nicipali, e sono cosi oltre 560 fanciulle che 'in una settimana si consacrarono alla SS. Ver– gine Consolata. TREMENDA LEZIONE ' Davanti al letticciuolo del bimbo, il padre ristette, come impietrito. La sposa, ingi– nocchiata, pregava. .Ella. sperava ancora ; il dottore l'aveva illusa pietosamente; ma a lui, al padre, aveva parlato chiaro. E le due parole terribili gli risuonavano all'orecchio, mentre i suoi occhi smarriti si fissavano sul piccolo tesoro, che gem~va inc~nscio. - È perduto! - E intanto è · lì, vive, ma fra poco non' ci- sarà pi~ ..... gli sarà rapito per sempre, non lo · ved~à m:ai più:.... Ma chi dunque glie lo porterà via? - La sposa, inginocchiata ·pregava; pareva tranquilla. – Egli l:t guardò,· intenerito, gli parve che lì ci fosse ancora una speranza, l' ultima, la sol,a..... ·Egli era· miscredente; .egli, professore molto ripomato, uomo politico,. ~i era sempre sentito superiore a queste, superstizioni, a qu~st~ . i~ezie, buone per le anime che non hanno coscienza della loro dignità. Eppure, in quell' istante terribile, si senti meschino impotente, e senti la grandezza, l'onnipotenza di Dio. -:- E s' inginocchiò. O Signore, voi potet~ tutto! Salvate il mio bambino! E uni un 'voto alla supplicazione. Promise a Dio quanto gli costava maggiormente, quanto avrebbe dato l'ultimo colpo al suo orgoglio: gli promise di far Pasqua. -Era il 5 aprile dell'anno scorSo. Pasqua s'avvicinava, e il bimbo, fra babbo e mamma, passeggiava nel giardino, -ridente; aveva sul viso ·smagrito il roseo della salute,

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