Missioni Consolata - Febbraio 1901
18 )11 8oftso.1a t a impavidi e lieti fra la brezza pungente del rovaio e la gelida nebbia,_con passo franco e sicuro, talora cadenzato dal ritmo giulivo delle bande musicali che li accompagnavano in festa; e la gente )i guardava con un misto di . curiosità e di orgoglio, che si fondeva in senso inesprimibile di tenerezza per il santo .ideale di quel supremo convegno, che dava alla terra il profumo e la gioia del . ·Paradiso. Molti ancora li seguivano fino alla chiesa; dove essi entravano ·con atteg– giamento di compunto fervore, salendo la gradinata _per adunarsi nel Santuario, sotto il manto della Consolata, che pa– reva attenderli, ansiosa di prodigar loro le ineffabili carezze della materna sua misericordia. · E quivi le maestre, gl'insegnanti, ·gli assistenti gareggiavano tra loro di zelo perchè l' ordine non venisse menoma– mente turbato, perchè il silenzio durasse perfetto nella Funzione che si svolgeva tra i canti, le armonie e le preghiere comuni, alternate· alla predica, all'atto solenne di consacrazione ed alla Bene– dizione del SS. Sacramento. lo ste.sso argome_nto con inesauribile fa- · condia e con felice varietà di pensieri e d'immagini che passavano dal pate– tico al sublime, eccitando mille teneri sensi di fiducia e d'amore verso la Con– solata, pro.nta a ricevere i supplici cuori a Lei consacrati e ridonarli .cangiati in sacrario d'ogni eletta virtù mercè il mi– stico, spirituale contatto coll'immacolato suo cuore. Costretti da imprescindibili ragioni di spazio, dobbiamo invece, nostro mal– grado, tenerci paghi di fare l'elenco som– mario delle 140 Comunità intervenute dal l o al 23 gennaio, come i lettori vedranno in appresso. In via eccezionale però non po~siamo esimerci dall'accen– nare particolarmente ad alcuna tra esse. ~~ I figli del Venerabile Gottolengo e del . grande Don Bosco apersero la marcia trionfale il giorno di capo d'anno. I 1 1 giovani dell'Oratorio esterno Salesiano raggiungevano il numero di 950, e le cinque loro bandiere sventolarono giu– live al suono della banda musicale che li accompagnava. Così ricorderemo l'Istituto Sociale e le Educande delle Religiose del Sacro Cuore ehe per solennità di funzione lasciarono inde- 1 lebili memorie nell';mimo degli astanti; i Sordomuti e le So1·domute di via Assarotti e della barriera di Francia che desta– rono sommo interesse per l'eloquente loro mimica, adottata anche nella pre- Ci .vorrebbe un roseo albo per degna– mente narrare i teneri episodi, gli atti edificanti di cui siamo stati testimoni nella prima quindicina di gennaio, in cui migliaia di bambini, adolescenti e giovani convennero appiè di Maria a salutarla Madre e Regina, a Lei consa– crando i vergini palpiti del cuore e le 1 caste aspirazioni della: mente~ da Lei in– vocando lu_me, coraggio, ·aiuto e con– forto nell'avvenire. dica, la quale, manco a dirlo, restò in– dedfrabile per i fedeli che numerosis– simi assistevano alla caratteristica scep.a, provando poi inesprimibile stupore nel sentirli a sciogliere la favella e recitare Ci vorrebbe un aureo volume per riassumere i tenérissimi discorsi pro– nunciati dai· molti zelailti sacerdoti che si prestarono a gara per' salire · il per– gamo in qu·esti giorn'i, e seppero trattare 1 a chiara ed alta voce alcune preghiere dalla Vergine; i Ciechì e lè Oieche, a cui 1 non sorrise la beatifica vista della Ùi- ~~ ~l vina Consolatrice per la grande loro sventura. Ma sottò le loro palpebre èhiuse
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