Missioni Consolata - Gennaio 1901

1.!1 <Zo.,solata 13 S. Francisco di California. -I coniugi PIETRO e VIRGINIA CARAMELLI trovandosi in quella città lontana, ricevettero una grazia grande dalla Consolata, la cui divozione li ' aveva fedelmente accompagnati dalla patria sulla terra straniera, come un dolce ricordo ed una promessa di celeste assistenza. Verso il fine di Agosto del 1892, essi in ~ comp11-gnia di una signora di loro conoscenza, dal sobborgo di S. Anselmo noleggiarono . una vettura, p~r farsi condurre ad una villa della collina detta il Somaricc. Fatto un buon tratto di strada, videro che si faceva notte, perciò ordinarono al cocchiere di tornare indietro. Ma pare che il conduttore fosse poco abile nel suo mestiere, giacché nel vol- . tare andò a rasentare col suo veicolo alcuni . alberi, posti sul ciglio della strada. I cavalli, adombrat1si, si diedero a corsa precipitosa; si spezzò il timone della vettura ; le redini sfuggirono di mano all'auriga, avvolgendoglisi intorno alle gambe, proprio nel momento che la vettura ribaltava, gettando a terra quanti vi stavano dentro (l ). Il povero cocchiere fu trascinato per qualche tratto, ma buon ver lui e per gli altri, che infine gli infuriati quadrupedi furono costretti ad arrestarsi, perchè poco lungi si apriva in quella direzione un burrone spaventoso..... Il Caramelli caduto, come si dice, in piedi, corse sollecito a soccorrere le signore. Sua moglie .era rimasta sotto una delle ruote po– steriori del veicolo, ma all'infuori dello spa– vento, anch'ella fortunatamente non aveva riportato danno alcuno..... melli porta un quadro· a memoria del fatto, a:ffinchè sempre · meglio si conoscano i sin– golari . favori, che Mària SS. Consolatrice prodiga con materna tenerezza a' suoi divoti. ~elazioni compendiate di grazie DEllE QUALI FU RICHIESTA lA PUBBLICAZIONE (Dal registro delle attestazioni raccolte in Novembre) Lavagna. (Chiavari).- B&UNO·PERl!'UMO CA– TERINA era affetta da epatite lenta, caratteriz– zata da aumento di volume del fegato in tutti i sensi. Le diverse fasi per cui passò la ma– lattia, impensierivano il medico che temeva gravi complicazioni, senza però poterle pre– venire. L'inferma, tormentata fisi··amente da dolori ormai insopportabili, e moralmente dal• timore fondato di esito letale, pensò di met_ tersi nelle mani della Consolata, da cui già ricevette una grazia speciale nel 1878. Ed ecco che quasi improvvisamente si calmano i dolori del fianco, pérò per portarsi prima al gomito sinistro, dove appare un'intumescenza, poi alla cresta iliaca destra. La poveretta, sfrduciata completamente d'ogni cura umana, raddoppia le sue preghiere alla Vergine SS., con una fervoro~a novena e con promessa di far pub– blica la grazi>l. Una settimana dopo l'amma– lata è in grado di compiere personalmente il suo voto, portando altresì l'offerta per una messa di ringraziamento. Torino. - CATTRO PETRONILLA, porta un quadro votivo rappresentante il seguente fatto: Visto ;~.ppena il pericolo, la buona signora aveva invocato la Consolata, cui era solita raccomandarsi ogni giorno, perchè la tenesse nella sua santa custodia. A Lei ella attri– buisce l'aver potuto scampare tutti illesi da un frangente che poteva, e quasi direi do– veva, costare forsanche la vita di quanti viaggiavano nella disgraziata vettura. Invece il solo cocchiere riportò qualche escoriazione di poca entità. Piena di riconoscenza la pia signora Cara- Un suo bimbo di 25 mesi, chiamato Att1lio, cadde in un muro vuoto, percorrendolo dal solaio al primo piano. Il babbo, che appunto stava aggiustando il pavimento in legno del solaio, vistosi scomparire il piccino che testè ruzzava intorno a lui, lo ricercò tosto,lo chiamò e si sentì rispondere di lontano,giù nell'interno del muro .. Con qual cuore ognuno può figu– rarsi, lui e la mamma si precipitano per le scale, chiamano in fretta e furia il muratore e, intanto· che questo rompe il muro, fan voto alla Consolata di un quadro, se riavranno vivo il figliuolino.. Sì, sì, il povero angioletto è, non soltanto vivo, ma incolume ! Oh sia sempre benedetta Maria, vera ed unica Consolatrice t in ogni terribile frangente della vita! Tot•ino. ·_ MILANO GIUSEPPINA, il12 agosto ~ p. p., fu colpita da violente polmonite e pleurite; il 14 dello stesso mese venne data spedita dai medici. Le figliuole della paziente unitamente ad amici e conoscenti, la raccomandarono cal- (l) Vedi incisione a pag. 12. I damente alla Consolata. Attribuendo a queste preghiere l'ottenuta guarigione, la Milano offre un cuore ed una messa di ringraziamento.

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