Missioni Consolata - Gennaio 1901

12 ~ e o f1 s o (a t a Q- ·~ ·~A c~ O notando il suo affanno, non potevo consolarla, l tivo più triste e sofferente, mi venne l'ispi- giacchè a me pure dava un'acuta trafittura razione di scrivere alla Vergine della Con- al cuore il pensiero di non poter più prov- solata una supplica, nella quale le confessavo vedere a lei, nè ai miei buoni genitori; il ~ le mie mancanze e le dicevo nel tempo stesso pensiero di essere ormai incapace di dirigere la mia speranza nel suo aiuto potentissimo. la piccola azienda di cui era il capo. M'in- Portai la supplica al Santuario, e quei buoni vadeva una nera melanconia, uno scoraggia- sacerdoti mi promisero di deporla ai piedi mento profondo, il mio stato parevami dispe· ~ della prodigiosa Immagine. rato... Un sol pensiero fisso nella mia mente, U « Intanto io, rianimato dalla speranza, radicato in fondo al mio cuore, fin dalla mia -.:> contin)lai a pregare con più ardore. Quasi prima giovinezza, ancora mi dava conforto e €l speranza: l'aiuto della Vergine SS. «Già più volte l'avevo sperimentato, ed ero e son convinto che la Vergine SS. fu in tante occasioni il mio aiuto, la mia consola– zione. Più volte, trovandomi nei pericoli, mi era bastato invocarla: « Maria; mamma mia, aiutatemi! », e tosto ero stato soccorso. In questa circostanza però la Vergine SS. vo· leva ·che io pubblicamente attestassi che Ella fu ed è il mio aiuto, come lo è di quanti ;la invocano con fede. Un giorno che io mi sen- subito sentii che la grazia mi sarebbe con– cessa. Cominciai a migliorare. Poco a poco riacquistai forza e salute, non solo, ma vidi migliorarsi la mia condizione di povero ope– raio, cosicchè ora sono in grado di provve– dere a1le care persone a me affidate.. « Che la SS. Vergine della Consolata con– tinui sopra di me, sopra la mia famiglia, e sopra quanti la onorano e la invocano la be– nigna sua protezione,, e da tutti sia bene– detta e lodata .in eterno. « BIANCO Gwv ANNI ».

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