Missioni Consolata - Gennaio 1901

il rigoglio della primavera. della vita trionfa. • Cafmen ritorna quella di · una volta : una bambina vispa e sana. La mamma ricorro· scente a Maria SS. per una grazia così sin– golare, mandò al Santuario U:na stella d'ar– gento da mettersi all'alt~re della Consolata, la quale fu a lei stella della salvezza nel mare amarissimo della passata desolazione. Torino. - Nello scorso autunno veniva recata alla sacrestia del Santuario la seguente supplica, con umile preghiera di deporla ai piedi della Consolata: « Eccomi, o mià cara Madre e Protettrice, Maria, ai vostri piedi, col cuore spezzato dal dolore per avervi offesa, mancando al voto fatto.vi per ottenere una grazia, che Voi, o Consolatrice degli afflitti, mi avevate subito concessa. Ora conosco il gran male che ho commesso, conosco l'insulto che ho fatto a Dio; offendendo Voi che siete la Sua Santis– sima Madre; conosco la macchia che ho ag– giunta alla mia già maccl:;tiata coscienza. Co– nosco tutta la gravità del male che ho fatto, e col cuore addolorato mi prostro innanzi a .Voi e vi chieggo perdono. Voi, che siete il Rifugio dei peccatori, degnatevi. di doman– dare a Dio., giusto e misericordioso, perdono e misericordia per me ingrato peccatore. « 0 -Vergine SS. della Consolatà, a cui io da tanto tempo ricorro con fiducia, questo è Ù momento nel quale· ho gran bisogno 'd.i es– sere da Voi aiutato. Le mie preghiere .norl. meritano di arrivare fino al trono dell' infi· nita ma,està di Dio, ed è perciò che mi ri· volgo con fiducia a Voi. Deh! Voi che vedete le circostanze tristi in cui mi trovo; Voi che vedete la mia infermità; Voi che sapete che se io non guarirò non potrò procurare il so– stentamento a me, alla mia compagna ed ai . miei buoni genitori, deh! o Vergine Conso– latrice,. abbiate pietà di questo peccatòre, che quantunque disobbediente ed ingrato, si pro– fessa pur sempre l'ultimo dei vostri devoti. « Che se sta scritto nei decreti dell'Onni– potente che la mia 'esistenza sia tribolata su questa terra, io mi rassegnerò umilmente ai suoi giusti voleri, , purchè, per intercessione vostra, io abbia tanto di salute da poter prov– vedere al sostentamento delle care persone, di cui debbo essere il sostegno. Se Voi, ~» Vergine Consolatrice, mi ottenete questa grazia, io colla mia compagna, raddoppierò il tempo di astinenza e di mortificazione che avevo stabilito la prima volta ai vostri piedi, con promessa a cui mancai, perchè venni meno alla preghiera. Ma. questa volta, col vostro aiuto spero di esservi fedele. « Quando le nos'tre condizioni lo permette– ranno, porterò al vostro Santuario due cuori d'argento, per testificare la nostra devozione, e da questo i~tante Vi o:(friamo, noi due con– giunti, i nostri cuori, con tutti i nostri af– fetti. Inoltre, s~ i ministri del vostro, San– tuario lo per~etteranno, farò pubblic~re la grazia da Voi accordatami, a:ffinchè fedeli ed increduli possaJ?O conoscere quanto va~ga il .raccomandarsi con fiducia a Voi; quan,to sia necessario adempiere le promesse che ,a Voi si fanno, e quanto sia vantaggioso vivere · sotto la protezione di una tanta Madre. Così sia». Deponemmo tosto ai piedi del quadi·o mi· racoloso . questa commovente supplica, 'e rac– comandammo l'autore di essa alle pubbliche preghiere. Ed ecco, passati pochi mesi, ricom– parire la .stessa persona e presentarci la nar– razione che qu( sotto riportiamo. Evi~ente­ mente la supplica era arrivata al suo destini>,· ed i sinceri ed umili sentimenti in essa con tanta ingenua effusione espressi, av.evano l fatta una dolce violenza al cuore della Madre celeste, tutta pietà ed amore per i disgraziati. « Nella scorsa estate per le eccessive fa– tiche durate nei grandi calori, mi ammalai. Dapprincipio il mio male pareva cosa da poco, ma in seguito andai insensibilmente peggio– rando, tanto che caddi in tale debolezza da non potermi quasi più reggere in piedi. Con– sultai diversi sanitari, ma la scienza mediça pareva non avere risorse per me; i pareri dei dottori non andavano d'accordo ed in– tantcr. da mesi andavo perdendo le inie forze. Mia moglie in segreto piangeva, vedendomi . così deperire a vista d'occhio; mentre io, pur .

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